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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Minaccia l'ex compagna di sfigurarla con l'acido, dopo la condanna il no alla revoca del divieto di avvicinamento

La difesa, in seguito al rigetto dell'istanza da parte del gip, ricorre al tribunale del riesame: al 26enne Alessandro Rizzo era stata inflitta una pena di un anno e dieci mesi per stalking

"Il quadro delle esigenze cautelari risulta inalterato". Con queste motivazioni il gup Stefano Zammuto aveva rigettato la richiesta della difesa di revocare o attenuare la misura del divieto di avvicinamento alla vittima, con l'applicazione del braccialetto elettronico, per il ventiseienne Alessandro Rizzo, condannato lo scorso novembre a un anno e dieci mesi per l’accusa di stalking ai danni dell’ex compagna che, fra le altre cose, avrebbe minacciato di sfigurare con l’acido.

Nei suoi confronti, nei giorni successivi alla sentenza di primo grado, emessa al termine del processo con rito abbreviato, erano stati applicati gli arresti domiciliari con lo strumento di controllo a distanza, in seguito la misura è stata ulteriormente attenuata. Il difensore, l’avvocato Calogero Lo Giudice, nei giorni scorsi ha presentato un’istanza al gup chiedendogli di attenuare la misura cautelare a distanza di un anno e due mesi dall'arresto, eseguito dalla polizia alla stazione di Roma Est, dove Rizzo era andato – secondo quanto ha accertato il processo – per completare la vendetta nei confronti della ex.

La vicenda, in ogni caso, prosegue al tribunale del riesame dove il legale si è rivolto chiedendo di modificare la decisione del giudice e attenuargli o revocargli la misura degli arresti domiciliari. "Nelle more del giudizio di appello - sottolinea - ha già scontato tredici dei ventidue mesi comminati in sentenza". 

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