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Cronaca

Stabilizzazioni al Policlinico di Palermo, Tar dà ragione medico agrigentino escluso

La dottoressa era stata esclusa dall'elenco dei sessanta dirigenti medici regolarizzati dall'Azienda

Il Tar di Palermo ha dato ragione ad una dottoressa agrigentina che era stata esclusa dal piano di stabilizzazione di sessanta dirigenti medici al Policlinico di Palermo. 

Dall'esame degli atti adottati dall'azienda - fa sapere l'avvocato Santo Botta, del Foro di Sciacca, che ha assistito la donna - emergeva "l’illegittimità dell'esclusione dell'agrigentina che, in realtà, era in possesso di tutti i requisiti previsti dal decreto Madia".

La dottoressa ha, dunque, proposto ricorso al Tar di Palermo eccependo numerosi vizi del procedimento che aveva portato alla sua mancata inclusione tra il personale precario da stabilizzare. Il Tribunale amministrativo regionale di Palermo - spiega l'avvocato - "ha disposto degli incombenti istruttori richiedendo all’azienda documentati chiarimenti su tutti i profili fattuali e giuridici dedotti in giudizio".

Il Policlinico universitario “Paolo Giaccone” si è costituito in giudizio eccependo il difetto di giurisdizione e, nel merito, la legittimità dell’operato aziendale. In particolare, l'azienda ha affermato che la mancata inclusione della ricorrente tra il personale medico da stabilizzare sarebbe stata la conseguenza della sua assunzione presso un'altra Asp siciliana.

Il Tar, con un'ordinanza del 2 luglio, accogliendo le argomentazioni difensive formulate dall'avvocato Santo Botta e ritenendo il ricorso “assistito da significativi elementi di fondatezza”, ha sospeso in parte la deliberazione del 16 febbraio scorso che ha escluso la dottoressa ricorrente, disponendone l’ammissione con riserva alla procedura di stabilizzazione.

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