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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Stabilimenti balneari, allarme della Confcommercio: “Sulle concessioni demaniali ancora troppe incertezze”

Chiesta a tutte le amministrazioni comunali ricadenti sulla costa agrigentina di dotarsi dei cosiddetti “Piani spiagge” la cui assenza blocca qualsiasi nuova iniziativa imprenditoriale.

Ancora troppe incertezze per quanto riguarda il settore della cosiddetta "balneazione attrezzata". A denunciare una situazione omai in stallo da troppo tempo è il vice presidente vicario di Confcommergio Agrigento, con delega al Sib, Gero Niesi.

Un continuo ribaltamento di posizioni e visioni, apertura e chiusura di spiragli - dice Niesi - con il risultato che, ancora oggi, la questione della durata delle attuali concessioni demaniali è un problema aperto, un nervo scoperto da affrontare seriamente e con chiarezza senza false promesse o argomentazioni che non hanno solide basi giuridiche. Nell’ottica di tutelare le aziende balneari, chiediamo a tutte le amministrazioni comunali ricadenti sulla costa agrigentina di attuare quello che la normativa li chiama da tempo a fare, a prescindere da quale sarà la futura normativa sul rilascio delle concessioni demaniali: dotarsi dei cosiddetti “Piani spiagge” o per meglio dire "Piani di utilizzo del demanio marittimo" la cui assenza, di fatto, blocca qualsiasi nuova iniziativa imprenditoriale.
Gli Enti Comunali hanno il dovere, oggi più che mai, di dotarsi e applicare questo indispensabile strumento necessario a regolamentare ogni opera pubblica, ogni struttura di servizio e ogni struttura di ristoro e ricreativa ricadente sulle nostre coste.
Pertanto - conclude Niesi - il Sindacato italiano balneari chiede a tutti i Comuni di avviarsi collocando il 31 dicembre 2023 come data oltre la quale non potranno più avvenire i rinnovi automatici delle scadenze delle concessioni demaniali, con i Piani spiagge già operativi". 

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