Punta Bianca, tutti a riva con barche e gommoni per un barbecue improvvisato: la condanna degli ambientalisti
E’ accaduto sulla spiaggia di Vincinzina sotto il castello di Palma di Montechiaro. La denuncia di Mareamico: “Una vera e propria invasione di incivili che ha inquinato e creato pericoli. Nessuno è intervenuto per bloccare queste barbarie”
La riserva naturale di Punta Bianca, che ancora attende il decreto definitivo d’istituzione, è stata invasa e “violata” - come si legge in una nota dell’associazione ambientalista Mareamico - da numerosi bagnanti che, in barba alle ordinanze della Capitaneria di porto, sono arrivati a bordo di barche, gommoni e moto d’acqua “parcheggiandoli” proprio sulla riva ed improvvisando un barbecue.
“Una vera e propria invasione di incivili - ha denunciato Mareamico documentando il fatto con un video - dove l’anarchia regna sovrana. Va ricordato che le ordinanze della Capitaneria di porto vietano a tutte le imbarcazioni di arrivare a meno di 300 metri dalla riva in presenza di costa sabbiosa e 100 metri in presenza di coste a picco sul mare. Ed ovviamente è vietato accendere fuochi in spiaggia.
La ratio di queste disposizioni sono a tutela della salute delle persone e della natura dei luoghi. Il transito di natanti è inevitabilmente pericoloso per i bagnanti (per chi nuota, fa snorkeling o semplicemente si sta rilassando in acqua) ed i fuochi potrebbero provocare incendi che inquinano e potrebbero provocare danni a persone o cose.
Purtroppo nessuno è intervenuto a bloccare queste barbarie”.