Spi-Cgil incontra i vertici Inps per discutere di invalidi e "l'odissea" delle visite
Spi-Cgil: "Al tavolo di confronto è emersa una sostanziale convergenza tra il sindacato e l'Inps...
Nota stampa del sindacato dei pensionati della Cgil (Baldanza, Capodieci, Mangione) sull'incontro avuto con i vertici dell'Inps (presidente, direttore e dirigente dell'ufficio medico legale), interpellati rispetto al verificarsi di una vera e propria “persecuzione” cui sono sottoposti dall'Istituto gli invalidi. Afferma l'Spi: "tre visite di accertamento in un anno; patologie irreversibili e/o terminali riaccertate; attivazione provvisoria dell'assegno di invalidità e di accompagnamento e spesso successiva revoca. Al tavolo di confronto è emersa una sostanziale convergenza tra il sindacato e l'Inps rispetto alla necessaria eliminazione dell'assurdo accavallamento ed incrocio delle visite ad una stessa persona tra verifiche ordinarie e straordinarie, nonché sulla inutilità e sulle diseconomie prodotte dalle verifiche sui casi gravi e non migliorabili".
"Così come ci si è trovati d'accordo - continua la nota sindacale - rispetto all'annullamento delle Commissioni miste (Asp– Inps) per assegnare la titolarità unica all'Istituto, nonché rispetto alla eliminazione della Commissione nazionale, che tale non è, essendo la Commissione di Vercelli a controllare Agrigento: Questo perchè si determinano solo contenziosi legali, utilizzando al ribasso la flessibilità contenuta nell'ambito dell'arco dei punti da attribuire alle patologie. Insomma, l'ex ministro Sacconi, in ragione della sua ossessione contro gli invalidi civili ha emanato direttive persecutorie che l'Inps ha fatto proprie e che ha imposto a tutti gli uffici medico – legali della sua rete nazionale".
"A riprova che lo Spi–Cgil non è solo a contestare tali direttive - conclude la nota - si richiama la presa di posizione contro tali procedure da parte del Comitato provinciale agrigentino e del sindacato dei medici dell'Inps che, riunitosi a Torino, hanno voluto formalizzare la loro posizione di dura critica al Governo ed ai vertici dell'Istituto proprio su questa tematica. Da parte del sindacato provinciale dello Spi, visto che la questione si risolve a Roma, ha già impegnato la Segreteria Nazionale che, avendola perfettamente presente, ha già chiesto alla nuova Ministra un incontro al riguardo. Intanto localmente l'assistenza legale a chi deve fare ricorso è assicurata attraverso i legali convenzionati con la Cgil".
"Così come ci si è trovati d'accordo - continua la nota sindacale - rispetto all'annullamento delle Commissioni miste (Asp– Inps) per assegnare la titolarità unica all'Istituto, nonché rispetto alla eliminazione della Commissione nazionale, che tale non è, essendo la Commissione di Vercelli a controllare Agrigento: Questo perchè si determinano solo contenziosi legali, utilizzando al ribasso la flessibilità contenuta nell'ambito dell'arco dei punti da attribuire alle patologie. Insomma, l'ex ministro Sacconi, in ragione della sua ossessione contro gli invalidi civili ha emanato direttive persecutorie che l'Inps ha fatto proprie e che ha imposto a tutti gli uffici medico – legali della sua rete nazionale".
"A riprova che lo Spi–Cgil non è solo a contestare tali direttive - conclude la nota - si richiama la presa di posizione contro tali procedure da parte del Comitato provinciale agrigentino e del sindacato dei medici dell'Inps che, riunitosi a Torino, hanno voluto formalizzare la loro posizione di dura critica al Governo ed ai vertici dell'Istituto proprio su questa tematica. Da parte del sindacato provinciale dello Spi, visto che la questione si risolve a Roma, ha già impegnato la Segreteria Nazionale che, avendola perfettamente presente, ha già chiesto alla nuova Ministra un incontro al riguardo. Intanto localmente l'assistenza legale a chi deve fare ricorso è assicurata attraverso i legali convenzionati con la Cgil".