Le "spese pazze" di Mifsud al Consorzio universitario, due dirigenti davanti ai giudici
La posizione del misterioso accademico maltese, di cui si sono perse le tracce in seguito al suo coinvolgimento nell'intrigo Russiagate, è stata separata. Aperta l'istruttoria con le richieste di prova di procura e difesa
A processo con l'accusa di avere avallato in maniera illegittima le spese istituzionali dell'ex presidente del consorzio universitario Joseph Mifsud, misterioso accademico maltese di cui si sono perse le tracce in seguito al suo coinvolgimento nell'intrigo mondiale Russiagate.
I giudici della seconda sezione penale, presieduta da Wilma Angela Mazzara, in seguito al rinvio a giudizio, hanno aperto il dibattimento e dato la parola alla procura e ai difensori dei due imputati (gli avvocati Daniela Posante e Nicola Grillo) per le richieste di prova che sono state ammesse.
Sul banco degli imputati, per l'ipotesi di reato di peculato, siedono l'ex dirigente del settore finanzario del Consorzio universitario, Andrea Occhipinti, e Olga Matraxia, ex dirigente del settore Affari generali dell’ente.
Il procedimento è quello scaturito dall'inchiesta che ipotizza l'utilizzo indebito delle carte di credito dell'ente per pranzi, cene, trasferte e acquisti personali che nulla avevano di istituzionale. Nella lista degli imputati, davanti al gup Francesco Provenzano, fugurava l’ex presidente Joseph Mifsud, misteriosa figura al centro dell’intrigo mondiale “Russiagate” di cui si sono perse le tracce da anni e che - secondo molti - potrebbe essere morto.
Il beneficiario delle somme prelevate sarebbe stato lui, agli altri due imputati viene contestato di avere avallato i pagamenti.
La posizione di Mifsud è stata "congelata" in base a una legge del 2014 che non prevede che si celebrino più processi per gli irreperibili. La somma sottratta ammonterebbe a circa 50mila euro. I fatti sono risalenti agli anni 2012 e 2013.
I vertici del Consorzio universitario, in particolare, avrebbero consentito l'uso indebito delle carte di credito dell'ente, destinandole a spese esclusivamente personali di Mifsud come trasferte con mezzi aerei, acquisti per biglietti di treno o soggiorni in hotel, anche per i suoi accompagnatori, giustificando le spese con inesistenti ragioni di rappresentanza istituzionale.
Al solo Mifsud viene contestato di essersi appropriato di iPad, MacBook e altri costosi dispositivi elettronici del valore complessivo di 2.500 euro. Sarebbe stato Mifsud, nel marzo del 2016, ad avvicinare George Papadopulos, consigliere della campagna elettorale di Donald Trump, offrendogli ''migliaia'' di email rubate dai russi a Hillary Clinton.
Mifsud era stato nominato presidente del Consorzio universitario di Agrigento nel 2009 su indicazione dell'allora presidente della Provincia Eugenio D'Orsi. L'accademico, nei mesi scorsi, è stato anche condannato dalla Corte dei Conti di Palermo a risarcire un danno erariale alla provincia di Agrigento.
Mifsud è sparito dopo che, nell'ottobre del 2017, gli investigatori Usa dell'epoca resero noto il suo coinvolgimento nel Russiagate.