Spese pazze al Consorzio universitario, l'ente si costituirà parte civile nel processo preliminare
A seguito della richiesta di rinvio a giudizio di tre ex dirigenti, tra cui il presidente Joseph Mifsud, il Consorzio Empedocle si ritiene danneggiato "moralmente e materialmente"
La prima udienza del processo preliminare davanti al gup Francesco Provenzano è in programma il 10 febbraio prossimo al tribunale di Agrigento. In tale occasione il Consorzio universitario “Empedocle” si costituirà parte civile: si ritiene “danneggiato moralmente e materialmente” a seguito della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 3 ex dirigenti coinvolti nella cosiddetta inchiesta delle “spese pazze”.
A comunicare la decisione, attraverso una nota, è stato il Consiglio di amministrazione dell’ente.
La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dal procuratore Luigi Patronaggio, dall'aggiunto Salvatore Vella e dal pm Chiara Bisso.
Le persone coinvolte sono l’ex presidente Joseph Mifsud, misteriosa figura al centro dell’intrigo mondiale “Russiagate” di cui si sono perse le tracce da anni e che - secondo molti - potrebbe essere morto. Il beneficiario delle somme prelevate sarebbe stato proprio lui.
Ad altri due soggetti, (Olga Matraxia, ex dirigente del settore Affari generali dell’ente e Andrea Occhipinti, dirigente del settore finanziario) si contesta il fatto di avere avallato i pagamenti.
I vertici del Consorzio universitario, in particolare, avrebbero consentito l'uso indebito delle carte di credito dell’ente destinandole a spese esclusivamente personali di Mifsud come trasferte con mezzi aerei, acquisti per biglietti di treno o soggiorni in hotel, anche per i suoi accompagnatori, giustificando le spese con inesistenti ragioni di rappresentanza istituzionale.