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Cronaca Licata / Via Palma

Licata, spara in strada contro il fidanzato della figlia e il fratello: arrestato un 47enne

Il padre della fidanzata di uno dei due feriti, già arrestato, ha sparato contro di loro mentre si trovavano in via Palma. L'uomo ha atteso l'arrivo dei carabinieri ancora con la pistola in pugno. Una volta disarmato, però, ha rischiato il linciaggio da parte dei parenti delle due giovani vittime. Ferito un carabiniere

Due fratelli licatesi, Ivan e Angelo Brancato (di 30 e 45 anni), sono ricoverati all'ospedale "San Giacomo d'Altopasso" di Licata dopo che il padre della fidanzata di uno dei due, già arrestato dalle forze dell’ordine, ha sparato contro di loro oggi pomeriggio, mentre si trovavano in via Palma, a Licata.

In manette è finito Giuseppe Cantavenera, 47enne di Licata, che dopo il fatto è rimasto sul posto ancora con la pistola calibro 7,65 in mano: all'arrivo dei carabinieri, che sono giunti in via Palma con giubbotti antiproiettile e pistole in pugno, l'uomo ha confessato ed ha consegnato l'arma. Ma una volta disarmato, ha rischiato il linciaggio da parte dei parenti dei due giovani feriti. Nel tentativo di disarmare l'uomo e di sottrarlo alla furia della folla, inoltre, un carabiniere è rimasto ferito ed un'autovettura della polizia è stata danneggiata. 

Giuseppe CantaveneraSembra che i due fratelli Brancato siano stati raggiunti da cinque colpi di pistola al culmine di un'animata discussione con il Cantavenera: uno di loro è ferito in maniera lieve a una gamba, l'altro è più grave, essendo stato colpito alla zona toracica e addominale, ma nessuno dei due versa in pericolo di vita; entrambi sono stati giudicati guaribili in 45 giorni.

Cantavenera adesso si trova nelle camere di sicurezza del Commissariato di polizia di Licata in attesa dell’interrogatorio, come disposto dal sostituto procuratore Andrea Maggioni della Procura della Repubblica di Agrigento che coordina le indagini. A suo carico pendono le accuse di tentato duplice omicidio e porto abusivo in luogo pubblico di armi e munizioni comuni da sparo.

Ancora poco chiari i dettagli e il movente del gesto: sembrerebbe comunque che alla base di tutto ci sia il conflittuale rapporto tra la figlia del Cantavenera e uno dei due fratelli feriti. Poi l'animata discussione, la lite di oggi pomeriggio e gli spari. I carabinieri della Compagnia di Licata, comandati dal capitano Marco Currao, e i poliziotti del locale Commissariato, diretti dal commissario capo Marco Alletto, stanno lavorando per ricostruire tutta la vicenda nel dettaglio. 

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