"Ingoiavano ovuli di cocaina per occultarli": chieste 8 condanne
L'inchiesta avrebbe accertato un vasto giro di droga, fra il 2017 e il 2018, a cavallo fra Canicattì e Favara
Otto condanne a pene comprese da 6 anni e 6 mesi a 12 anni di reclusione: sono state chieste dal pubblico ministero Gaspare Bentivegna nei confronti degli imputati del troncone abbreviato dell'inchiesta che ipotizza un ricco traffico di eroina destinato ai consumatori di Favara e Canicattì.
Gli imputati, secondo quanto contesta la procura, in alcune circostanze avrebbero ingoiato gli ovuli per il trasporto dello stupefacente nel tentativo di sfuggire ai controlli.
Spaccio di eroina, l'udienza preliminare si divide in più tronconi
L'inchiesta avrebbe permesso di accertare numerosi episodi di vendita e cessione della droga tra fine 2017 e inizio 2018 nei due grandi centri dell'Agrigentino. In un caso uno degli indagati è stato sorpreso con 165 grammi di eroina già divisa in 10 "ovuli" che sarebbero bastati per circa mille dosi. La "brown sugar" arrivava sempre da Palermo attraverso due corrieri extracomunitari e veniva poi venduta - secondo le indagini - al dettaglio dagli altri indagati coinvolti nell'inchiesta.
Ecco, nel dettaglio, le richieste di pena del pm: 6 anni e 7 mesi per Francesco Castronovo, 52 anni di Favara; 8 anni e 2 mesi per Dana Chita, 29 anni, residente a Canicatti; 12 anni per Emanuele Di Dio, 45 anni, di Favara; 9 anni e 3 mesi per Lorenzo Di Dio, 32 anni, di Favara; 10 anni e 6 mesi per Daniela Di Franco, 39 anni, di Canicattì; 6 anni e 6 mesi per Sonia Garraffo, 33 anni; di Canicattì; 7 anni e 8 mesi per Mohamed Musah, 43 anni, residente a Palermo e 10 anni e 2 mesi per Salvatore Stagno, 50 anni, di Favara
Un'imputata - Mihaela Nicoleta Dana Chita - si trova in carcere dopo l'arresto e la successiva condanna a 23 anni per l'accusa di avere ucciso un anziano 89enne di cui avrebbe dovuto prendersi cura come badante e che, invece, sarebbe stato strangolato per rubargli pochi spiccioli e una vecchia utilitaria.
Il procedimento, davanti al gup Micaela Raimondo, è stato aggiornato per le arringhe dei difensori, fra gli altri gli avvocati Salvatore Cusumano, Angelo Asaro, Giuseppe Barba, Calogero Lo Giudice e Salvatore Bruccoleri.