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Giovedì, 25 Aprile 2024
Operazione Nemesi

La maxi inchiesta sul giro di cocaina allo Sperone: il processo riparte in appello, agrigentino sotto accusa

Fra i 42 imputati pure il 41enne Davide Dispensa al quale erano stati inflitti 1 anno e 8 mesi di reclusione

Riparte in appello il processo scaturito dall'inchiesta "Nemesi" che ha fatto luce su un vasto traffico di cocaina nel quartiere dello Sperone, a Palermo. Fra gli imputati anche l'agrigentino Davide Dispensa, 41 anni, condannato in primo grado, con il rito abbreviato, a un anno e otto mesi di reclusione.

La sentenza, a carico, in tutto, di 55 imputati, è stata emessa lo scorso 24 settembre dal gup di Palermo, Rosario Di Gioia, che lo ha riconosciuto colpevole pur infliggendogli una condanna ampiamente inferiore ai 5 anni e 6 mesi chiesti dal pubblico ministero. 

La pena, peraltro, è ridotta di un terzo per effetto della strategia processuale del giudizio abbreviato chiesto dal difensore, l'avvocato Davide Casà che, adesso, ha impugnato la sentenza. 

Nel corso delle indagini che hanno portato all'operazione "Nemesi" è stato ricostruito l'organigramma dell'associazione, con un vertice che gestiva il rifornimento, le strategie di spaccio e raccoglieva i proventi dell'attività, da cui dipendevano tre distinte compagini criminali, ognuna con a capo una famiglia che organizzava autonomamente la propria "piazza di spaccio" e impartiva precise direttive ai propri pusher.

Saranno 42, adesso, gli imputati davanti alla seconda sezione della Corte di appello a partire dal 6 luglio. 

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