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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Sorpreso per due volte a spacciare mentre è ai domiciliari, no alla scarcerazione

Per il giudice "la misura dei domiciliari non sarebbe idonea a scongiurare la recidiva"

"E' evidente che la misura degli arresti domiciliari, considerata la pericolosità sociale e i numerosi precedenti penali, non è per nulla idonea a scongiurare il pericolo di recidiva visto che lo stesso ha perseverato la propria condotta delittuosa all'interno della sua abitazione".

Il giudice Alfonso Pinto, con queste motivazioni, ha rigettato la richiesta della difesa di sostituire la misura in carcere con quella dei domiciliari, eventualmente con il braccialetto elettronico, nei confronti di Gianluca Infantino, 33 anni, arrestato il 10 luglio dalla squadra mobile che lo aveva sorpreso con la droga in casa dove, peraltro, si trovava agli arresti domiciliari. 

Nel frattempo, lo scorso 8 novembre, Infantino (difeso dall'avvocato Calogero Lo Giudice) è stato nuovamente arrestato, finendo questa volta in carcere, dopo aver tentato di disfarsi di 200 grammi di hashish, nascondendoli all'esterno della propria abitazione dove era ai domiciliari "con modalità - sottolinea il giudice - che lasciano presupporre il suo inserimento in una vera e propria rete di spaccio". 

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