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Cronaca

"Sorpreso davanti a un cinema a razziare auto", condanna quasi dimezzata per 33enne

Gianluca Infantino è stato assolto dall'accusa di violazione della sorveglianza speciale e per alcune ipotesi di furto e danneggiamento

Assoluzione per le accuse di violazione della sorveglianza speciale e per alcune ipotesi di furto e danneggiamento: i giudici della Corte di appello di Palermo hanno accolto gran parte dei motivi del ricorso del difensore, l’avvocato Calogero Lo Giudice, e ridotto sensibilmente la pena nei confronti del trentatreenne Gianluca Infantino, arrestato la sera del 31 ottobre del 2018 dai carabinieri, in via XXV aprile, dopo la segnalazione di alcuni dipendenti del cinema Ciak che lo avrebbero visto razziare un’auto.

In primo grado, il 4 dicembre scorso, il giudice monocratico di Agrigento, Alessandro Quattrocchi, gli ha inflitto tre anni di reclusione per le accuse di violazione degli obblighi di sorveglianza speciale, furto aggravato, minaccia e danneggiamento. I giudici, adesso, gli hanno inflitto un anno e sette mesi.

Infantino, pregiudicato per vari reati e arrestato diverse altre volte dopo questo fatto, insieme a un minorenne, avrebbe forzato le serrature di alcune auto, rubando due autoradio, un paio di occhiali da sole e un navigatore satellitare oltre, probabilmente, a numerosi oggetti non individuati: in appello, come sollecitato dalla difesa che aveva parlato di “contraddizioni e coni d’ombra nella ricostruzione”, per alcune accuse è stata decisa l’assoluzione.

Un dipendente del cinema Ciak, che si sarebbe accorto della presenza di Infantino che cercava di rubare all'interno di alcune auto, fra cui la sua, sarebbe stato anche oggetto delle sue minacce.

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