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Cronaca

Sorpreso per due volte a spacciare mentre è ai domiciliari, dopo 6 mesi di carcere torna casa

Il trentatreenne Gianluca Infantino era stato bloccato mentre tentava di occultare due panetti di hashish

Arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico: il gup Francesco Provenzano, al quale si è rivolto, il difensore, l'avvocato Calogero Lo Giudice, ha modificato la misura cautelare nei confronti di Gianluca Infantino, 33 anni, arrestato per l'ennesima volta lo scorso 8 novembre dopo essere stato sorpreso, per la seconda volta, ad occultare della droga, peraltro all'esterno della casa dove era detenuto.

Il giudice, che alcune settimane fa aveva rigettato una richiesta analoga legata ai rischi di contagio del Covid-19, ha ritenuto che il tempo trascorso in carcere, oltre sei mesi, abbia fatto attenuare le esigenze cautelari anche alla luce del fatto che il processo, con rito abbreviato, davanti allo stesso giudice, riprenderà, dopo i rinvii per la pandemia, il 25 giugno.

Infantino, che doveva restare nella sua abitazione del centro storico per due precedenti vicende giudiziarie (violazione sorveglianza, furto, minacce e ancora droga), quel giorno è stato bloccato dai carabinieri, a una ventina di metri di distanza da casa, per strada, dove aveva nascosto della droga. L’uomo, in particolare, avrebbe occultato due panetti di hashish - uno di 92 grammi e l'altro di 102 - sotto alcuni materassi abbandonati.

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