"Sorpreso a rubare 20 mila litri d'acqua per rivenderla", giovane patteggia
Il gup Stefano Zammuto ha applicato un anno e quattro mesi di reclusione a Salvatore Di Maria, 27 anni
Salvatore Di Maria, 27 anni, arrestato lo scorso 16 settembre dopo essere stato sorpreso a rubare 20.000 litri d'acqua dalla rete comunale, patteggia un anno e quattro mesi di reclusione e ottiene il beneficio della sospensione condizionale della pena.
Due mesi fa il gip Francesco Provenzano, proprio in seguito alla richiesta di patteggiamento, gli aveva revocato il provvedimento che imponeva l'obbligo di dimora con prescrizioni. Oggi, invece, il giudice dell'udienza preliminare Stefano Zammuto ha ratificato la sentenza di applicazione della pena.
Sorpreso a rubare 20 mila litri d'acqua, giovane patteggia e torna libero
I carabinieri, dopo avere fatto irruzione all’interno di un terreno in contrada Borsellino, nei pressi di Montaperto, lo avevano sorpreso dopo che aveva effettuato, con uno scavo a circa tre metri di profondità, un allaccio abusivo alla condotta idrica gestita dalla società Girgenti Acque, sulla tratta Bivona – Porto Empedocle.
Il giovane è stato bloccato dopo avere riempito una cisterna della capienza di 5000 litri, posta su un autocarro Fiat Iveco e mentre stava completando - sostiene l'accusa - il riempimento di un’altra cisterna della capienza di 15.000 litri, posizionata sempre su un altro autocarro.
Insieme a lui risultano indagati il padre Giuseppe e la moglie Margherita Gallo Cassarino. I difensori, gli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica, per il solo giovane, hanno chiesto il patteggiamento a sedici mesi di reclusione ottenendo il consenso del pm Salvatore Vella. Le posizioni processuali degli altri due indagati sono state separate.