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Cronaca

Accoglienza dei profughi ucraini, macchina istituzionale al lavoro per fronteggiare l'emergenza

L'arrivo più "importante" da un punto di vista numerico è sicuramente quello della spedizione "Favara for Ukraina"

 La macchina dell'accoglienza è a pieno regime in provincia di Agrigento per prepararsi all'arrivo di rifugiati provenienti dall'Ucraina o per gestire le persone che in queste settimane hanno già trovato riparo dalla guerra nelle nostre città.

Alcuni sono già arrivati grazie alla collaborazione tra Beniamino Biondi, persona di fiducia del Governo Ucraino, e i sindaci di Comuni come Joppolo Giancaxio, Grotte e Santa Elisabetta. Un "corridoio umanitario" che permetterà l'arrivo di altre persone nei prossimi giorni, sempre passando dai canali formali e grazie alla disponibilità di altri Municipi e sempre con un passaggio formale con la Prefettura di Agrigento, che sta monitorando la situazione per verificare il rispetto delle normative e, soprattutto, i diritti degli stessi rifugiati. Un'attenzione che è particolarmente necessaria dato il fatto che arriveranno donne e bambini. Il timore, nemmeno particolarmente celato, è che gli stessi possano diventare "preda" di attività di sfruttamento della prostituzione o, nel caso che i piccoli non siano accompagnati da parenti o genitori, di adozioni non autorizzate. Ma non solo: c'è il timore che se da un lato ci possa essere chi si farà carico delle procedure di accoglienza senza effettiva consapevolezza o senza poter garantire una sistemazione davvero confortevole.

Per questo le segnalazioni di disponibilità ad accogliere devono essere vagliate dagli organi preposti, facendo sempre capo alla Prefettura che di fatto coordinerà le attività insieme ai Comuni e agli organi sanitari.

L'arrivo più "importante" da un punto di vista numerico è certamente quello previsto per sabato a Favara: una cinquantina di persone si trovano al momento sul bus della missione "Favara for Ukraine" e in questi giorni si sta lavorando per la loro ridistribuzione.

"Nella mattinata di oggi - scriveva ieri il sindaco Antonio Palumbo - abbiamo incontrato, tra gli altri, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa per confrontarci sul complesso tema dell’accoglienza di profughi provenienti dall’Ucraina che arriveranno - anche - nella nostra città. Facendo nostre le parole del rappresentante del Governo, torniamo ad invitare tutti a seguire i canali e le procedure formali previste in questa fase così convulsa: ogni disponibilità all’accoglienza dovrà essere comunicata al Comune attraverso una nota da far pervenire al nostro ufficio di Protocollo secondo le procedure che trovate già sul sito del Comune di Favara. L’attenzione - continua il sindaco - sarà massima nel garantire la sicurezza di tutti, a partire dagli stessi rifugiati soprattutto nel caso di minori non accompagnati. Nella giornata di domani avremo un nuovo incontro durante il quale si metteranno a punto eventuali misure di screening antiCovid da effettuare nell’immediato. Ringraziamo chi, in questi giorni, ha letteralmente gettato il cuore oltre l’ostacolo per portare aiuto lì dove c’è bisogno".

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