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Venerdì, 29 Marzo 2024

No alla violenza contro gli operatori sanitari, Zappia: "Da eroi siamo diventati mostri"

La manifestazione si è svolta una settimana dopo i funerali del cardiologo Gaetano Alaimo, ucciso nel suo poliambulatorio di Favara da un paziente che reclamava un certificato. Il commissario dell'Asp: "Ad Agrigento si esagera nel segnalare quello che non va". Il presidente dell'Ordine, Santo Pitruzzella: "Fra gli ultimi in Europa per retribuzioni"

"Più assunzioni di personale sanitario, incentivare i giovani laureati nella scelta della specializzazione in Medicina d'Urgenza, gratificarli economicamente e offrendo loro un adeguato scudo penale", queste sono le richieste che Santo Pitruzzella, presidente dell'ordine provinciale dei medici e odontoiatri di Agrigento, lancia al governo Meloni in occasione del sit-in promosso dalle professioni sanitarie per dire stop agli episodi di violenza che coinvolgono i camici bianchi.

La manifestazione è stata organizzata una settimana dopo i funerali del cardiologo favarese Gaetano Alaimo, lo specialista assassinato nella suo poliambulatorio, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul delicato problema. Secondo i dati diffusi nel marzo scorso d Inail, dal 2016 al 2020 sono stati più di 12mila i casi di infortunio e che sono stati codificati come violenze, aggressioni, minacce e similari, con una media di 2.500 casi l’anno. A essere più colpiti sono i “tecnici della salute”, infermieri ed educatori professionali normalmente impegnati in servizi educativi e riabilitativi.

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"C'è anche il commissario straordinario dell'Asp di Agrigento, Mario Zappia, che indossa il camice bianco fra i medici e gli infermieri che hanno marciato lungo le strade di Agrigento per dire "stop alla violenza" nei confronti dei sanitari. Una manifestazione organizzata dopo che, a Favara, è stato ucciso, da un paziente, il cardiologo Gaetano Alaimo.

"Non possiamo mettere una guardia giurata ogni guardia medica o poliambulatorio. E' un problema culturale, ma dobbiamo fare in modo di efficientare la macchina organizzativa e dare delle risposte migliori alla popolazione. Dobbiamo però anche fare in modo che l'opinione pubblica - ha detto Zappia - non colga solo gli aspetti negativi della sanità, ma pensi alle migliaia di medici e infermieri che lavorano senza guardare né orari, né la loro salute, per il paziente. In questa provincia ci troviamo a sottolineare, più delle altre, le cose negative che, per carità,
ci sono. Ma vanno evidenziate anche le cose positive che ci sono".

Zappia aggiunge: "Purtroppo, come spesso accade in Italia, si passa da un eccesso all'altro. Da eroi nella lotta al Covid siamo diventati mostri da aggredire". Fra i partecipanti alla marcia anche il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, che di professione è ortopedico, dipendente dell'Asp. 

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