No green pass consegnano le firme al prefetto, i dissidenti: ”Siamo discriminati e perseguitati”
La petizione popolare è stata promossa da un movimento di cittadini che chiedono la revoca della norma sull'obbligatorietà della certificazione verde
Discriminati e perseguitati dalle norme anti-Covid, si sentono così i cittadini che in mattinata si sono radunati in piazza Marconi ad Agrigento per esprimere il dissenso all'obbligatorietà del green pass. Il movimento, spontaneo e apolitico, si appella ai diritti sanciti dalla Costituzione. Sono stati promotori di una petizione popolare che oggi, dopo un preventivo diniego, è stata recapitata in prefettura. All'ufficio territoriale del Governo i “No green pass” chiedono l'immediata disapplicazione delle norme giudicate incostituzionali.
“Il virus corre sia tra i vaccinati e sia tra i non vaccinati, questo green pass è una discriminazione senza nessun fondamento scientifico perchè non siamo noi a trasmettere il virus. Per questo motivo noi siamo discriminati e perseguitati”. Così, ai microfoni di AgrigentoNotizie, ha motivato la signora Liz Calandra che ha aderito alla protesta pacifica. “Si sono distrutte le famiglie – ha detto invece la cittadina Deborah Caratozzolo – e questo va contro la legge fondamentale che è quella di Dio, perchè loro (il governo n.d.r.) sono dei satanisti e mi permetto di dire anche del falso profeta che abbiamo, Bergoglio. Perchè Dio stava in mezzo agli appestati e non ha mai chiesto un vaccino”.