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Cronaca

In arrivo tagli negli organici del mondo della scuola, i sindacati chiedono incontro in Prefettura

Stando a quanto anticipato dai rappresentanti di categoria vi sarebbe in vista una contrazione significativa dei posti che potrebbe arrecare un grave danno ad un territorio dove la disoccupazione è già drammatica

A rischio centinaia di posti di lavoro nel settore della scuola. A lanciare l'allarme, con contestuale richiesta di incontro alla Prefettura di Agrigento, sono le sigle provinciali di comparto di Cgil, Cisl e Uil.  Stando a quanto raccontato dai segretari provinciali di comparto Bonvissuto, Montalbano e Burgio, anche per il prossimo anno scolastico si prevedono sostanziosi tagli agli organici per quanto riguarda i docenti, negli organici di diritto.

"Tutto ciò - spiegano - in netto contrasto con la circolare Ministeriale che anche per il prossimo anno scolastico prevede la riconferma degli organici incremento in riferimento a  posti di sostegno e di qualche piccolissimo aumento dei posti di potenziamento nella scuola dell’infanzia. Ciò porterà a una contrazione del numero dei docenti e a un accorpamento delle classi da parte dei singoli istituti con conseguenti problematiche relative al sovraffollamento delle aule, in contrasto con le norme di contenimento dell’epidemia. Dal taglio delle cattedre - continua - ne risulterebbe un danno per tutte le categorie: a) studenti, costretti in classi affollate e spesso anguste, ai quali viene sottratto il diritto alla vera istruzione basato su un rapporto proporzionale e congruo tra docenti e studenti e la continuità  didattica; b) personale di ruolo chiamato a gestire classi numerose ( per quelli che resteranno nelle stesse istituzioni scolastiche) in quanto  in tanti saranno costretti a fare domanda di mobilità perché perdenti posto e chissà dove andranno a finire con le cattedre orario esterne magari tra Bivona e Sciacca o tra Cammarata e Licata. Altro che serenità e tranquillità a svolgere professionalmente il proprio ruolo istituzionale".

I sindacati evidenziano come vi sarebbe anche la sostanziale impossibilità per chi chiede di potersi avvicinare a casa magari dopo anni vissuti ben lontano da questa provincia. Per tutto ciò le organizzazioni sindacali "ritengono intollerabili le politiche dei tagli indiscriminati conseguenti a scelte dell’ufficio scolastico di Agrigento indifferente, senza riuscirne a capire il fine e/o la ragionevolezza, rispetto alle politiche nazionali che prevede un cospicuo aumento di risorse economiche anche per dare maggior tempo pieno agli studenti per combattere l’abbandono e la dispersione scolastica, altro che chiuderne qualcuna  a tempo pieno come si prospetta dall’ufficio, nella nostra provincia".

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