Siculiana, vietata la vendita di alcolici a chi è senza documenti
Nuova ordinanza del sindaco Leonardo Lauricella rivolta ai migranti per le troppe le bottiglie lasciate per strada, in piazza e nella villa comunale
"Vietato vendere alcolici a chi è privo di documenti di riconoscimento". È il contenuto della seconda, nuova, ordinanza firmata dal sindaco di Siculiana, Leonardo Lauricella. Un provvedimento che è stato notificato, dagli agenti della polizia municipale, a tutti i gestori di bar e supermercati. I destinatari dell'ordinanza, anche in questo caso, non sono che i migranti - richiedenti asilo politico - ospiti del centro d'accoglienza "Villa Sikania", eritrei e siriani per la maggior parte che non hanno alcun passaporto o carta di identità e che sono in attesa di essere ascoltati prima e del verdetto dopo della commissione per il riconoscimento dello status di rifugiati.
Troppe le bottiglie lasciate per strada, in piazza e nella villa comunale. Troppe quelle scaraventate perfino contro gli edifici pubblici o privati. "Condotte deprecabili che costituiscono pregiudizio per il decoro urbano e l'igiene pubblica", scrive il sindaco di Siculiana.
"Non siamo razzisti. Siamo anzi per la piena integrazione, ma è necessario - aveva gia spiegato Lauricella - che le regole di uno Stato civile vengano rispettate. Non sono tutti che si ubriacano, ma quella è davvero una Repubblica a parte". Chi, fra gli esercenti commerciali, non rispetterà il divieto rischia una sanzione amministrativa che va da 25 a 500 euro.