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Carabinieri / Siculiana

Almeno due colpi d'arma da fuoco contro l'auto di un avvocato: aperta inchiesta

L’avvertimento, non ci sono dubbi sul fatto che si sia trattato di un’intimidazione, è stata messa a segno fra le ore 18 dello scorso giovedì e le ore 9 dell’indomani

Colpi d’arma da fuoco – non è chiaro se una pistola o un fucile – contro l’auto di un avvocato. E’ accaduto in centro, a Siculiana. Ad indagare, dopo aver notiziato la Procura della Repubblica di Agrigento, sono i carabinieri della stazione di Siculiana che sono coordinati dal comando compagnia dell’Arma della città dei Templi. Il legale, come procedura investigativa esige, è stato, naturalmente, subito sentito dagli investigatori ai quali avrebbe detto di non aver mai subito alcuna minaccia.

L’intimidazione, non ci sono dubbi sul fatto che si sia trattato di un’intimidazione, è stata messa a segno fra le ore 18 dello scorso giovedì e le ore 9 dell’indomani. La macchina, un’utilitaria, era appunto posteggiata in una strada del centro quando è stata danneggiata da colpi d’arma da fuoco. I carabinieri di Siculiana, durante il sopralluogo di rito, non hanno comunque rinvenuto né bossoli all’esterno dell’autovettura, né all’interno dell’abitacolo.

Eppure il legale ha denunciato, e i carabinieri di Siculiana hanno riscontrato, un foro sullo sportello posteriore e uno all’altezza del vetro dello sportello anteriore, lato sinistro, della macchina utilizzata dall’avvocato originario di Siculiana.

Il danno, anche se ancora quantificato nell’esatto ammontare, ammonta ad oltre 1.500 euro. E non è coperto da nessuna polizza assicurativa.

I carabinieri della stazione di Siculiana, coordinati appunto dal comando compagnia di Agrigento, dopo aver raccolto la denuncia, a carico di ignoti, hanno immediatamente avviato le indagini. E’ stato appunto sentito l’avvocato che ha riferito di non aver subito alcuna minaccia e dei residenti della zona dove è stata messa a segno l’intimidazione. Non filtrano indiscrezioni né sulle dichiarazioni acquisite dai militari dell’Arma, né sull’attività investigativa che stanno conducendo, e sviluppando, i carabinieri di Siculiana. A coordinare ogni passaggio investigativo dei militari dell’Arma è comunque la Procura della Repubblica di Agrigento che mantiene il più categorico riserbo investigativo.

Appare scontato, anzi inevitabile, che i carabinieri di Siculiana abbiano già verificato l’eventuale presenza di impianti di videosorveglianza tanto lungo la strada dove era parcheggiata l’autovettura, quanto in tutte le zone limitrofe. Anche su questo “fronte” non filtrano però indiscrezioni su eventuali, ipotetici riscontri. E’ scontato comunque che eventuali telecamere di videosorveglianza, se attive e funzionanti, non potranno che fornire elementi concreti, ai carabinieri di Siculiana, per cercare di arrivare all’identificazione dell’autore dell’intimidazione, di colui che ha esploso più colpi d’arma da fuoco contro la macchina utilizzata dall’avvocato.

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