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Cronaca Siculiana

Annullata la mancata inclusione nel "piano cave": società continuerà ad estrarre

L'impresa di Siculiana potrà, fino alla naturale scadenza del titolo autorizzativo, proseguire l'attività estrattiva sui terreni di proprietà

Potrà continuare, fino alla naturale scadenza del titolo autorizzativo, l'attività estrattiva sui terreni di proprietà. Ad annullare la mancata inclusione nel "Piano cave" della società siculianese è stato il presidente della Regione dopo che il Cga, a sezioni riunite, ha accolto il ricorso proposto proprio dalla società.  

La società, venuta a conoscenza della procedura di aggiornamento del “Piano regionale dei materiali da cava” da parte della Regione Siciliana, aveva chiesto al Comune di Siculiana ed all’assessorato regionale per l’Energia l’inserimento dei lotti di sua proprietà tra le aree utilizzabili per l’attività estrattiva di cava, in forza della sua autorizzazione quattordicennale. L’assessorato regionale all’Energia nell’adottare il nuovo “Piano regionale dei materiali da cava” non ha però incluso i lotti della ditta, nonostante le istanze presentate e i pareri favorevoli resi sia dal Comune di Siculiana sia dall’Ispettorato ripartimentale delle Foreste di Agrigento. La società ha allora proposto un ricorso straordinario al presidente della Regione Siciliana, con il patrocinio dell’ avvocato Girolamo Rubino, per l’annullamento del decreto presidenziale e degli atti della procedura per l’aggiornamento del “Piano cave” nelle parti in cui avevano escluso i terreni di sua proprietà. L'avvocato Rubino ha censurato i provvedimenti impugnati, deducendo: sotto un primo profilo, la violazione e falsa applicazione della normativa di settore, non rientrando, la richiesta avanzata dalla società, nella fattispecie descritta dalla normativa richiamata dall’assessorato a sostegno del provvedimento di diniego. Sotto un secondo profilo, il legale della società ha rilevato l’inapplicabilità alla fattispecie delle norme tecniche del “Piano Cave” poste a sostegno del provvedimento di diniego, essendo state pubblicate successivamente alla formulazione della richiesta di inserimento inoltrata dalla società. Infine, l’avvocato Rubino ha censurato la mancata valutazione sia del parere favorevole reso dal Comune di Siculiana sia dell’autorizzazione quattordicennale già rilasciata dal distretto minerario 

Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, a sezioni riunite, condividendo le tesi difensive dell’avvocato Rubino, ha reso il proprio parere, ritenendo meritevole di accoglimento il ricorso proposto e il presidente della Regione Siciliana, con decreto, ha annullato i provvedimenti impugnati nelle parti in cui è stato precluso alla società l’esercizio dell’attività di sfruttamento della cava. Di conseguenza, la società “S. C. s.n.c.” potrà portare a completamento la sua attività di sfruttamento della cava, fino alla naturale scadenza del titolo autorizzativo. 

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