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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Braccianti agricoli schiavizzati in campagna, 4 imputati fanno scena muta

Dopo le sei condanne decise in appello, prosegue in Corte di assise il dibattimento a carico dell'unico imputato che non ha scelto il giudizio abbreviato

Quattro imputati dello stralcio abbreviato dell'inchiesta si avvalgono della facoltà di non rispondere. Entra nel vivo il processo scaturito dall'inchiesta anticaporalato "Ponos" che ha già portato a sei condanne e un patteggiamento. Unico imputato di questo stralcio, davanti alla Corte di assise presieduta da Alfonso Malato, è Vasile Mihu, 44 anni, rumeno, residente a Campobello.

Nelle scorse settimane la Corte di appello ha confermato le sei condanne decise in primo grado nello stralcio abbreviato del processo. Le pene più alte sono state inflitte alle due donne ritenute a capo dell'organizzazione che operava nell'Agrigentino. Sono Vera Cicakova, 59 anni, e la figlia Veronika, 37 anni: quest'ultima è stata condannata a 7 anni e 4 mesi; 7 anni e 10 mesi alla madre. 

Un anno e quattro mesi sono stati inflitti a Rosario Burgio, 42 anni, di San Cataldo; 2 anni e 4 mesi per Emiliano Lombardino, 46 anni, di Porto Empedocle; 3 anni a Giovanni Gurrisi, 41 anni di Agrigento; 3 anni per Neculai Stan, 62 anni. 

Un settimo imputato - Rosario Ninfosì, 52 anni, di Palma di Montechiaro, ha patteggiato 2 anni di reclusione. Le accuse contestate sono di associazione a delinquere, sfruttamento del lavoro, favoreggiamento e sfruttamento dell'immigrazione clandestina.

Il solo Mihu, difeso dall'avvocato Daniel Balteanu, ha scelto il dibattimento. Nell'ultima udienza Burgio, Lombardino, Gurrisi e Stan sono stati convocati in aula per fornire la loro versione dei fatti ma hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. 

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