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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Tentò si sfondare cancello della caserma con l'auto, assolto per vizio di mente

L'uomo era stato arrestato anche per la successiva aggressione ai danni di un maresciallo dei carabinieri, intervenuti dopo l'assalto

Assoluzione per vizio totale di mente. Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha prosciolto, in seguito agli esiti di una perizia psichiatrica che ha accertato la sua totale incapacità di intendere e volere, un cinquantunenne - G.A. - arrestato il 9 febbraio dopo che aveva cercato di sfondare il cancello carraio della caserma dei carabinieri di Villaseta.

L'imputato, che è stato difeso dall’avvocato Teresa Alba Raguccia, è stato processato per direttissima per danneggiamento aggravato, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Quando ha visto arrivare i carabinieri che hanno provato a calmarlo, cercando anche di sottrarsi alle procedure di identificazione, avrebbe aggredito un maresciallo torcendogli una mano e provocandogli un trauma guaribile in 20 giorni.

All’origine del gesto ci sarebbero probabilmente i problemi psichiatrici dell'imputato. Il sostituto procuratore Maria Barbara Grazia Cifalino aveva chiesto, oltre alla convalida dell’arresto eseguito dai carabinieri, la misura cautelare dei domiciliari “essendo altamente probabile che commetta altri delitti della stessa specie ove lasciato libero”.

Il giudice aveva deciso, invece, di non applicare alcuna misura ritenendo che non vi fossero esigenze cautelari da salvaguardare. Al tempo stesso era stato disposto l'immediato ricovero del cinquantunenne al Servizio psichiatrico diagnosi e cura dell'Asp. Il processo per direttissima, due settimane più tardi, si è concluso con una sentenza di assoluzione, inevitabile alla luce della perizia psichiatrica. 

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