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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Sferrò 27 coltellate per ucciderlo", giudizio immediato per l'assassino reo confesso di Giuseppe Mattina

A disporlo, dopo la richiesta del pubblico ministero Simona Faga che è il titolare del fascicolo di inchiesta, è stato il giudice per le indagini preliminari Alfonso Malato. Si salterà, dunque, l'udienza preliminare

Giudizio immediato - ossia saltando l'udienza preliminare - per Giovanni Riggio, il palermitano reo confesso dell'omicidio di Giuseppe Mattina. A disporlo - dopo la richiesta del pubblico ministero Simona Faga che è il titolare del fascicolo di inchiesta - è stato il giudice per le indagini preliminari Alfonso Malato. Il ventisettenne palermitano Giovanni Riggio comparirà davanti la prima sezione della Corte d'Assise del tribunale di Agrigento la mattina del prossimo 19 gennaio. Riggio è accusato d'aver ucciso - fra il 5 e il 6 maggio scorso, all'interno del magazzino di contrada San Benedetto - Giuseppe Mattina di 41 anni. Utilizzando un coltello, dalla lunghezza di 20 centimetri circa, Riggio avrebbe colpito ripetutamente il meccanico.

Ben 27 le coltellate sferrate. Coltellate che hanno ucciso colui che era il suo socio in affari. Al palermitano è stata contestata anche l'aggravante "d'aver agito con crudeltà". La moglie della vittima si è costituita parte civile e viene rappresentata e difesa dall'avvocato Salvatore Cusumano.

L'imputato è difeso dall'avvocato Marco Martorana del foro di Palermo. Il prossimo primo dicembre, intanto, alla polizia Scientifica di Palermo, si terranno gli accertamenti tecnici irripetibili sugli indumenti di Giovanni Riggio e su tutto quello che è stato trovato e sequestrato all'interno del magazzino di contrada San Benedetto. Accertamenti ai quali, essendo appunto irripetibili, potranno partecipare solo i consulenti o gli avvocati nominati dalle parti. Inizialmente, le operazioni tecniche erano state fissate per il prossimo 13 febbraio. Il 22 settembre, il Pm Matteo Delpini ha però chiesto che venissero anticipate.

E il dipartimento di Pubblica sicurezza - direzione centrale Anticrimine - della polizia Scientifica di Palermo ha notificato che i procedimenti "non ripetibili, di tipo biologico e di evidenziazione di impronte papillari latenti sui reperti sequestrati" sono stati anticipati al primo dicembre prossimo. Il magazzino di contrada San Benedetto, dove avvenne il delitto, è stato dissequestrato all'inizio dello scorso luglio. L'omicidio del quarantunenne meccanico Giuseppe Mattina, per motivi di denaro, avvenne la sera dello scorso 5 maggio. Poche ore dopo, all'alba del 6 maggio, il ventisettenne palermitano Giovanni Riggio confessò il delitto.

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