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Cronaca

"Sesso con nipote di 15 anni", processo a rischio: slitta verdetto

La difesa dell'imputato chiede la nullità del capo di accusa per un vizio di forma. "Non sono indicati fatti penalmente rilevanti". I giudici rinviano la decisione di una settimana

La decisione dei giudici della seconda sezione penale era attesa per ieri e invece c'è stato un rinvio di sette giorni perchè il collegio ha deciso un rinvio per lo sciopero degli avvocati penalisti. Il processo è quello a carico di un uomo quarantenne accusato di averee avuto rapporti sessuali con la nipote di 15 anni. 

"Il capo di imputazione non contiene elementi penalmente rilevanti perchè consumare rapporti sessuali con una ragazzina di più di 14 anni non è reato contrariamente a quello che c'è scritto nel capo di imputazione". I difensori dell'imputato, gli avvocati Angelo Farruggia e Annalisa Russello, hanno chiesto di annullare il rinvio a giudizio e di fatto azzerare il processo.

Il pubblico ministero Matteo Delpini all'udienza precedente aveva chiesto di modificare il capo di imputazione inserendo la circostanza che l'imputati fosse il tutore della ragazzina. "Il capo di imputazione è nullo fin dall'inizio - ha ribadito il legale - e non si può inserire adesso questa circostanza per far rivivere un processo che è nullo".

La questione doveva essere esaminata ieri ma l'astensione delle camere penali ha costretto i giudici a rinviare al 27 marzo. 

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