rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Brusco stop per la nascita della consortile, i sindaci dell'Ati sbottano: "E' mortificante"

Dura presa di posizione dopo il voto del consiglio comunale del capoluogo: "Alla prossima assemblea ci presenteremo da dimissionari"

"Apprendiamo, ma non con stupore, che il consiglio comunale di Agrigento ha, di fatto, frenato bruscamente il percorso di ripubblicizzazione dell'acqua intrapreso dai sindaci dell'Ati di Agrigento. È il momento di dire basta. Alla prossima assemblea ci presenteremo dimissionari e daremo spazio a chi certamente saprà interpretare in modo diverso le esigenze del territorio".

La dura presa di posizione è dei componenti dell'assemblea presieduta dal sindaco di Sciacca, Francesca Valenti. 

"Il consiglio direttivo dell’Ati - aggiungono i sindaci -, nel rivendicare gli importanti obiettivi raggiunti in questi anni, dalla risoluzione della convenzione con la Girgenti Acque Spa all’approvazione del Piano d’ambito della Provincia, che consentirà investimenti per oltre 500 milioni di euro nei prossimi anni, prende atto della reale mancanza di volontà di procedere alla costituzione di una Azienda pubblica di gestione del servizio idrico integrato da parte di importanti comuni come Agrigento e Favara, nonché del probabile intendimento della Regione siciliana di garantire scenari alternativi che portano ad altri possibili soggetti gestori".

Secondo i componenti dell'Ati "si tratta di comportamenti che mortificano non solo il lavoro dei sindaci, che spesso operano nel silenzio assordante delle altre istituzioni e nel subdolo mormorio di altri fantomatici soggetti che continuano a difendere gli interessi di soggetti privati che continuano a non mollare la presa, ma anche dei cittadini che da anni vedono snaturati, nel senso pirandelliano del termine, i loro diritti".
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Brusco stop per la nascita della consortile, i sindaci dell'Ati sbottano: "E' mortificante"

AgrigentoNotizie è in caricamento