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Cronaca

Servizio idrico, sindacati in allarme: c'è il rischio di un "crollo" del sistema, chiesto un incontro

Cgil, Cisl e Uil si appellano alle istituzioni affinchè si mantenga la continuità del sistema che oggi è in pericolo

L'ultimo "colpo di coda", il più violento, è arrivato nei giorni scorsi con le dimissioni improvvise del commissario prefettizio Dell'Aira. Un passo indietro in polemica che è solo di una delle difficoltà oggettive che negli ultimi tempi si è abbattuta sulla gestione del servizio idrico in provincia. Un quadro a tinte fosche sulla tenuta dell'attuale sistema che ha spinto i sindacati Cgil, Cisl e Uil, a chiedere un incontro urgente alle istituzioni per chiarire il prossimo futuro.

Le sigle, infatti, dicono di osservare con "con estrema preoccupazione la grave crisi che attraversa la società Girgenti acque Spa e la sua emanazione Hydortecne attualmente commissariate, sia per l'immenso debito accumulato che per la mancanza di prospettive". A questo, evidenziano, si aggiunge che "il consorzio pubblico definito e votato dai comuni della provincia non è ancora pronto e all'orizzonte si profila il possibile fallimento dell'attuale gestore".

Quindi i sindacati, nel sottolineare la necessità che il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento abbia continuità e che "si ponga rimedio per tempo a possibili vuoti gestionali salvaguardando i cittadini utenti del servizio essenziale e i lavoratori che vivono nell'incertezza del futuro" chiedono un incontro urgente alle istituzioni affinché si eviti, di fatto, l'irreparabile.

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