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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Blitz della polizia sulla Ss640, sequestrato un chilo di cocaina: tre arresti

L’inchiesta della squadra mobile, coordinata dal pm Salvatore Vella della Procura della Repubblica di Agrigento, ha avuto inizio la notte tra sabato e domenica, con un pedinamento dei soggetti che viaggiavano su due autovetture provenienti dalla Calabria. I dettagli

Tre persone sono state arrestate dalla polizia con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Antonino Mangione, 35enne di Raffadali, Roberto Lampasona, 38enne di Santa Elisabetta, e Vincenzo Politanò, 64enne di Melicuccà (Reggio Calabria). I tre sono stati fermati all’alba di ieri sulla Ss640 mentre viaggiavano a bordo di due diverse autovetture. A bordo di uno dei due mezzi, infatti, gli agenti della squadra mobile di Agrigento – che li stavano pedinando – hanno trovato un chilo di cocaina diviso in due involucri. Una terza persona, F.F.R., donna 31enne che viaggiava in auto con Politanò, è stata invece denunciata a piede libero. 

L’inchiesta della squadra mobile, coordinata dal pm Salvatore Vella della Procura della Repubblica di Agrigento, ha avuto inizio la notte tra sabato e domenica, con un pedinamento dei soggetti che viaggiavano su due autovetture provenienti dalla Calabria.

Mangione e Lampasona viaggiavano a bordo di un’autovettura che precedeva quella condotta dal Politanò, sulla quale era nascosta la droga. Per gli inquirenti è ormai chiara la "prassi" secondo cui i soggetti noti alle forze dell’ordine non viaggino a contatto con gli stupefacenti, ma stiano su un’altra vettura condotta da soggetti non sospetti né conosciuti dagli organi di polizia territoriali.

La squadra mobile di Agrigento, diretta dal commissario capo Giovanni Minardi, dopo aver monitorato entrambi i veicoli, due Fiat Punto, ha bloccato i quattro sulla Ss640, all’altezza dello svincolo di Canicattì. La perquisizione, effettuata in Questura subito dopo, ha permesso di rinvenire due involucri, occultati nel portello posteriore del bagagliaio, confezionati con del nastro da imballaggio. All’interno c’erano rispettivamente 598,5 e 593 grammi di cocaina, così come accertato dal "narco test".

Il Politanò ha potuto solo ammettere le sue responsabilità penali. I due soggetti agrigentini, invece, hanno fornito agli investigatori giustificazioni ritenute "poco plausibili".

Antonino Mangione e Roberto Lampasona non erano volti nuovi negli uffici della squadra mobile di Agrigento. Entrambi erano stati arrestati nell'ambito dell'operazione antimafia "Nuova Cupola". Mangione, inoltre, ha precedenti di polizia per estorsione, rapina, furto aggravato, truffa, ricettazione, giochi d’azzardo, già sottoposto all’obbligo di dimora. Lampasona, oltre all'associazione mafiosa, ha precedenti per spaccio, associazione a delinquere, furto aggravato e truffa.

Per il calabrese Politanò, invece, risultano precedenti di polizia per furto aggravato, associazione a delinquere finalizzata all’abigeato ed al furto aggravato.

L’indagine è stata coordinata dal procuratore della repubblica di Agrigento, Renato Di Natale, dal procuratore della Repubblica aggiunto, Ignazio Fonzo, e dai sostituti Andrea Maggioni e Salvatore Vella. Dopo le formalità di rito, i tre soggetti sono stati rinchiusi nel carcere di contrada Petrusa, ad Agrigento.

Con la cocaina da Reggio C. ad Agrigento, tre arresti

 

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