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Sabato, 20 Aprile 2024
Immigrazione

Migranti a bordo della Sea Watch 4, i parroci di Licata: "Si presti celermente aiuto"

"È inconcepibile - dicono - che dinnanzi alle forti temperature che mettono a dura prova il fisico, alla malattia che colpisce alcuni ospiti della nave e alla presenza di minori e di donne con neonati, si procrastini la concessione di un porto sicuro"

Sea Watch 4 ormeggiata al porto di Licata, la comunità ecclesiale manifesta la propria vicinanza ai "molti fratelli e sorelle che sono in totale precarietà e a rischio".

"È noto a tutti - dice una nota - che sulla medesima imbarcazione ci sono circa trecento persone, tra cui minori e persone affette da patologie e bisognose di cure".

Per questo i parroci di Licata rivolgono "un accorato e sincero appello alle istituzioni competenti". Chiediamo, a chi ne ha la diretta responsabilità - continuano - che alle persone che sono a bordo della Sea Watch 4, venga celermente garantita la possibilità di essere ascoltate e di essere accolte in condizioni decorose. È impensabile che ancora oggi si debba assistere, impotenti, al ripetersi di scenari offensivi della dignità della persona umana. Fino a quando? È inconcepibile che dinnanzi alle forti temperature che mettono a dura prova il fisico, alla malattia che colpisce alcuni ospiti della nave e alla presenza di minori e di donne con neonati, si procrastini la concessione di un porto sicuro. Auspichiamo che la nostra voce venga accolta e si giunga a soluzioni sagge e rispettose dell’indiscutibile valore della persona umana".

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