Ricoverato per scompenso cardiaco contrae un'infezione e muore: chiesto 1 milione e 700 mila euro di risarcimento
Gli eredi hanno citato l'Asp in giudizio e chiedono al tribunale di accertare e dichiarare la responsabilità dei medici per "errata condotta"
Finì in ospedale - era il 9 marzo dello scorso anno - per uno scompenso cardiaco e venne ricoverato. Il due aprile si registrò un rapido peggioramento delle condizioni di salute del paziente, con stato settico a causa di una infezione contratta durante la degenza, fino al decesso che avvenne due giorni dopo. I familiari della persona che ha perso la vita, quali eredi, hanno chiesto il risarcimento del danno, quantificato in un milione 715 mila euro, e citato l'Asp dinanzi al tribunale di Agrigento. La prima udienza si terrà il 20 febbraio.
Gli eredi chiedono al tribunale di accertare e dichiarare la responsabilità dei medici, che hanno avuto in cura il loro familiare, per "errata condotta". L'Asp non ha però riscontrato elementi di responsabilità e pertanto dopo non essersi presentata al procedimento di mediazione, ha deciso di costituirsi in giudizio dinanzi al tribunale per sostenere la correttezza dell'operato dei medici e chiedere il rigetto dell'istanza risarcitoria. L'incarico di rappresentanza dell'ente verrà affidato ad un avvocato esterno, iscritto nell'elenco dei professionisti di fiducia.