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Il provvedimento

Giochi, scommesse e truffa aggravata: la Dia confisca 500 mila euro a imprenditore agrigentino

Gli approfondimenti della Direzione investigativa antimafia hanno consentito di dimostrare, oltre al profilo criminale del soggetto, la sproporzione tra i redditi dichiarati e il consistente patrimonio accumulato nel tempo e a lui riconducibile

Confiscati 500 mila euro all'imprenditore agrigentino Davide Schembri per esercizio abusivo di gioco e scommesse e truffa aggravata. La Direzione investigativa antimafia, su disposizione del Tribunale delle misure di prevenzione di Palermo, ha eseguito la confisca di beni a carico di un imprenditore attivo nel settore dei giochi e delle scommesse.

Il provvedimento trae origine da un’attività investigativa condotta dalla Dia che, ripercorrendo la “carriera” imprenditoriale e criminale del soggetto in questione, ne ha messo in luce la pericolosità sociale. Le azioni illecite dell’imprenditore erano finalizzate all’ottenimento di un ingiusto profitto a danno dello Stato, sfruttando società estere per indirizzare i proventi delittuosi dei flussi finanziari generati.

Gli approfondimenti della Dia hanno consentito di dimostrare, oltre al profilo criminale dell’imprenditore, la sproporzione tra i redditi dichiarati e il consistente patrimonio accumulato nel tempo e a lui riconducibile.

I beni confiscati riguardano quote di partecipazione in società, anche estere, esercenti l’attività di raccolta di scommesse; 2 auto di lusso; polizze assicurative; conti correnti; depositi a risparmio.

L’imprenditore è stato inoltre sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di 2 anni.

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