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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'intervento / Licata

Vede arrivare i carabinieri e fugge sul tetto: trovato con involucri di cocaina e arrestato

Otto gli involucri di cellophane, con all’interno poco più di 43 grammi di stupefacente, che sono stati recuperati e posti sotto sequestro

All’arrivo dei carabinieri è scappato, salendo sul tetto dell’abitazione e tentando di disfarsi di quello che aveva con sé. Non gli è però servito a nulla perché non soltanto è stato bloccato dai militari dell’Arma, ma sono stati rinvenuti e recuperati – fra tetto e interno dell’abitazione – otto involucri di cellophane con all’interno poco più di 43 grammi di cocaina. “Roba” che è stata naturalmente posta subito sotto sequestro. E’ stato arrestato, in flagranza di reato, per l’ipotesi di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, Massimo Tilocca, 46 anni, disoccupato di Licata. Oggi, dinanzi al giudice Miceli, si terrà l’udienza di convalida. E l’indagato ha nominato, quale suo difensore di fiducia, l’avvocato Gaspare Lombardo.

Domenica, i carabinieri della stazione di Licata sono intervenuti nell’abitazione del quarantaseienne dopo aver ricevuto una segnalazione per lite in famiglia. I militari volevano naturalmente riportare la calma e accertare cosa effettivamente stesse accadendo. In realtà, il licatese si sarebbe subito dato alla fuga, salendo sul tetto della residenza dove avrebbe tentato – stando all’accusa formalizzata dai carabinieri – di disfarsi dello stupefacente che aveva con sé.

E’ stato appunto bloccato, la droga è stata recuperata ed è stato subito messo – su disposizione del sostituto procuratore di turno, titolare del fascicolo d’inchiesta immediatamente aperto – ai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida che si terrà appunto stamani.

All’inizio dello scorso novembre, il licatese era stato scarcerato e il giudice del tribunale di Agrigento, Michela Raimondi, gli aveva imposto l'obbligo di dimora a Licata, con la prescrizione di dover rientrare prima delle ore 20 e non allontanarsi, dall'abitazione, prima delle ore 7. Tilocca - difeso dall'avvocato Gaspare Lombardo - aveva risposto a tutte le domande del magistrato e aveva dato tutte le spiegazioni necessarie. Ad arrestarlo erano stati, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, i poliziotti del commissariato di Licata che lo avevano trovato in possesso di circa 166 grammi di cocaina, di un bilancino e 1.600 euro in contanti. Stando all'accusa, allora formalizzata, il licatese, durante il controllo, si scagliò anche contro cinque poliziotti che riportarono 7 giorni di prognosi a testa. Dopo le formalità di rito, in quella circostanza il quarantaseienne era stato portato in carcere ad Agrigento. Poi era stato appunto scarcerato.

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