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Le salme dei 7 bengalesi assiderati a Porto Empedocle, il prefetto: "E' dolore su dolore"

Già martedì o mercoledì i funzionari dell'ambasciata del Bangladesh termineranno le procedure di identificazione e i cadaveri verranno riportati in patria. Il sindaco: "Avevano grandi speranze e la loro vita è finita in niente"

"E' una circostanza che aggiunge dolore a dolore. Stiamo facendo la nostra parte, saranno collocate in ina struttura di Piano Gatta perche il paess di origine ha messo in moto un meccanismo per poterli trasferire nel paese di origine. Agrigento sara' quindi un punto di transito". Lo ha detto il prefetto di Agrigento, Maria Rita Coccoufa prima che attraccasse alla banchina di Porto Empedoe il traghetto Sansovino con a bordo le salme dei 7 bengalesi morti assiderati. "A Lampedusa ci sono gia'  stati dei funnzionari che hanno proceduto per il riconoscimento, penso che torneranno martedi o  mercoledi' per ultimare l'iter e far tornare in patria - ha concluso Cocciufa - le vittime di questa ennesima tragedia". 

Morti assiderati durante la traversata, l'ambasciata del Bangladesh punta al riconoscimento e al rimpatrio delle salme

Le salme, dopo lo sbarco, sono state trasferite - in quello che è stato un corteo funebre - al cimitero di Piano Gatta per una piccola, ristretta, cerimonia. 

Le bare dei migranti assiderati giunte al cimitero di Piano Gatta

"Stasera abbiamo accolto questi 7 ragazzi che aveano grandi speranze e la loro vita e' finita in niente. Conoscevo da medico il fenomeno e lo strazio di questi viaggi, oggi da sindaco ospito questi poveri sfortunati". Lo ha detto il sindaco di Agrigento Franco Micciche' al cinitero di Piano Gatta dove sono stati collocati i 7 feretri dei giovani bengalesi. Il sindaco ha deposto su ogni bara, che riportano solo dei numeri e deo disegni, un mazzo di fiori e una rosa rossa.

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