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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'intervista

Migranti, Schifani: "Cambio di marcia, si mettono in salvo le persone fragili"

Il presidente della Regione: "L'Europa bacchetta, ma sino a oggi, e mi richiamo alle parole del Santo Padre, non si è mai fatta carica di vere ricollocazioni"

"L'Europa bacchetta, ma sino a oggi, e mi richiamo alle parole del Santo Padre, non si è mai fatta carica di vere ricollocazioni. Non possiamo essere noi, Sicilia, la prima porta dell'Europa. E poi tutto si ferma lì. Questa nave che batte bandiera tedesca perché non si sposta verso il nord Europa". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ospite di Tagadà, su La7.

Migranti, si procede ai trasferimenti aerei: andranno in paesi Ue

"La linea del Governo (sui migranti, ndr) non è stata condivisa con la Regione siciliana, ma il Governo ha piena autonomia, non occorre affatto un confronto. Sono scelte governative che hanno denotato un leggero cambio di marcia rispetto al Conte I. La politica di quel Governo era non accettare l'approdo di navi che arrivavano dal nord Africa tout court. Questa volta si realizza una selezione, mettendo in salvo le categorie fragili. Su questo sto vigilando come Regione attraverso la Protezione civile. Le operazioni sono avvenute serenamente".

Migranti si buttano in mare

Stamani, tre migranti si sono gettati in mare dalla nave Geo Barents. "Purtroppo lo stato di sofferenza delle persone ha fatto sì che tre di loro si sono buttate in acqua. Stiamo vedendo il loro stato di salute anche se psicologicamente c'è un livello molto alto perché a bordo la situazione è molto critica - ha detto Riccardo Gatti di Medici senza frontiere - . Da stamattina - ha aggiunto - ci sono stati diversi casi di attacchi di panico sulla nave perché la situazione psicologica che e conseguente non solo alla lunga attesa, ma anche il fatto che adesso si sta in un porto e non puoi scendere. Ieri non c'è stato alcuno screening psicologico da parte dei medici, stiamo parlando di persone che devono essere sbarcate il prima possibile  in un porto sicuro come previsto dalla norme sul soccorso in mare".

"Per evitare partenza navi servono politiche economiche di sostegno in Nord Africa"

"Io confido molto sul fatto che questa linea politica diversa possa fungere da elemento deterrente per i trafficanti di vite umane, per chi si affida a loro in modo che questi poveri disgraziati sappiano che una volta giunti in Italia non vi è un'assoluta certezza dello sbarco e per le ong che hanno ripreso alla grande ad attendere i migranti in acque internazionali, prenderli a bordo e portarli in Italia - ha proseguito Schifani - . Questo si deve sposare con una politica internazionale di confronto con i Paesi del Nord Africa - ha aggiunto -. Dobbiamo evitare che partano le navi da quei posti, non solo con la repressione ma attivando politiche economiche di sostegno". 

"A tutto c'è un limite"

"La mia storia è quella di una persona moderata, ma a tutto c'è un limite. Malta e Cipro respingono queste navi. E' facile dire che 'siamo a favore' e poi quando passano queste navi negare l'approdo come hanno sempre fatto" - così, sempre su Tagadà, il governatore siciliano, Renato Schifani, per il quale "si troverà una soluzione" per le navi delle ong in attesa a Catania, dopo lo sbarco di parte dei migranti a bordo. "Anche quella di mandarli nei Paesi di cui queste navi battono bandiera".  

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