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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Menfi

Inchiesta "Caronte", le testimonianze: "Ha sparato contro polizia e peschereccio"

Alcuni dei migranti sbarcati e bloccati hanno collaborato. Otto, quelli giunti il 17 febbraio del 2017, coloro i quali avrebbero parlato dei costi del viaggio. Uno avrebbe riconosciuto, in foto, Montasar Bouaicha

Alcuni dei migranti sbarcati e bloccati hanno collaborato. Otto, quelli giunti il 17 febbraio del 2017, coloro i quali avrebbero parlato dei costi del viaggio. Uno avrebbe riconosciuto, in foto, Montasar Bouaicha, riferendo, come scrive il Gip nell’ordinanza, che "era il più cattivo perché picchiava tutti ed aveva colpito anche lui con dei pugni in testa". Un altro migrante, sempre a proposito di Montasar Bouiacha, avrebbe detto che ha sparato colpi di pistola contro la polizia tunisina e, quando si trovavano in acque italiane, contro un peschereccio che si trovava lungo la loro rotta.

Smantellato il business degli sbarchi e del contrabbando di sigarette, 4 arresti 

Il tunisino - arrestato, assieme ad altre tre persone, nell'ambito dell'operazione denominata "Caronte" - sarebbe dunque stato il presunto scafista. I tre agrigentini avrebbero, invece, collaborato attivamente anche mettendo a disposizione i gommoni per due sbarchi di migranti lungo la costa Trapanese. L’ordinanza di custodia cautelare è a firma del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Marsala, Riccardo Alcamo.

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In carcere sono finiti Salvatore Calcara, 49 anni, di Sambuca, commerciante di auto, Marco Bucalo, 31 anni, di Menfi, commerciante di prodotti agricoli, e Montasar Bouaicha, 27 anni, tunisino. Ai domiciliari Giuseppe Morreale, 48 anni, di Santa Margherita Belice, operaio. Obbligo di dimora per Salvatore Occhipinti, 53 anni, marsalese. Gli agrigentini sono stati raggiunti nelle loro abitazioni e condotti nel carcere di Sciacca, mentre il tunisino, che si trovava a Cesena, è stato trasferito nel carcere di Forlì.

Inizieranno lunedì 26 marzo gli interrogatori di garanzia. Il primo, quello di Montasar Bouaicha, si terrà nel carcere di Forlì. Il tunisino, che si trovava a Cesena al momento dell’arresto, è difeso dall’avvocato Accursio Gagliano che assiste anche Salvatore Calcara. Gli avvocati Luigi La Placa e Filippo Guagliardo difendono Marco Bucalo. Giuseppe Morreale è difeso dall’avvocato Antonino Augello.

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