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Giovedì, 25 Aprile 2024
Calcio

Sassaiola e bottigliate contro la polizia alla fine del derby Akragas-Pro Favara, cinque arresti

Hanno dai 30 ai 18 anni i tifosi biancazzurri che sono finiti nei guai dopo aver intonato cori di minaccia ed oltraggio nei confronti degli agenti impegnati in servizio di ordine pubblico allo stadio Esseneto. Un sesto è stato denunciato in stato di libertà. Ai due feriti diagnosticati traumi e contusioni guaribili in una settimana

Sono stati arrestati i cinque agrigentini - hanno dai 30 ai 18 anni - che, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno lanciato sassi e bottiglie contro i poliziotti che erano, in servizio di ordine pubblico, allo stadio Esseneto dove s'è tenuta l'andata di primo turno di Coppa Italia di Eccellenza. A margine del derby fra Akragas e Pro Favara è stato l'inferno. 

Il derby Akragas-Pro Favara per la Coppa Italia, scontri fra tifosi e sassaiola contro i poliziotti: due feriti

Il gruppo, composto da molte più persone rispetto ai cinque che sono stati prima bloccati e poi arrestati, ha intonato cori oltraggiosi e minacciosi nei confronti dei poliziotti. Poi è partita la sassaiola e il lancio di bottiglie di vetro. Colpiti due poliziotti: il commissario capo Francesco Sammartino e l'assistente capo Ezio D'Ambra. Entrambi sono finiti al pronto soccorso dell'ospedale "San Giovanni di Dio" dove i medici hanno diagnosticato ferite e traumi guaribili in una settimana circa. 

Per ore ed ore, dopo aver bloccato i primi cinque agrigentini, i poliziotti hanno cercato di rintracciare gli altri esagitati che s'erano resi protagonisti degli scontri avvenuti all'esterno dello stadio. Ma gli altri ultras sono riusciti a dileguarsi. E' in corso naturalmente l'attività investigativa per provare ad identificarli. Ai cinque arrestati sono state contestate le ipotesi di reato di resistenza, violenza, minaccia a pubblico ufficiale, ma anche lesioni personali e lancio di materiali pericolosi in occasione di manifestazioni sportive. Gli indagati - ce n'è anche un sesto, ma a piede libero - sono stati posti, in attesa dell'udienza di convalida, ai domiciliari.  

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L'Akragas condanna l'episodio di violenza

"Un fatto inaccettabile ed inqualificabile! Come società di calcio siamo al fianco dei nostri agenti a cui va il ringraziamento per la particolare dedizione con cui domenicalmente affrontano il loro lavoro a tutela dell’ordine pubblico - ha scritto il presidente Giuseppe Deni - . Quanto accaduto non ha alcuna giustificazione e chi ha agito, dimostrando assoluta mancanza di rispetto delle istituzioni, ne pagherà le conseguenze. Ci dissociamo da questi  pseudo sportivi che nulla hanno a che vedere con i principi di lealtà e fair play che questa società sportiva da sempre persegue. La violenza non si giustifica e non può essere tollerata!". 

Mp: "Servono provvedimenti duri e inequivocabili"

"Non è la prima volta che nel corso di una partita di calcio, nella nostra città, le forze di polizia impegnate nel mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica diventino oggetto di una vile aggressione da parte di pseudo tifosi che non possiamo che definire dei veri e propri criminali. Delinquenti che devono essere individuati, puniti e allontanati definitivamente dagli eventi sportivi nella nostra provincia". Con queste parole è intervenuta la segreteria nazionale del sindacato di polizia Mp che ha, naturalmente, espresso sostegno e solidarietà ai poliziotti feriti. "Invitiamo la massima autorità della nostra provincia ad emetter provvedimenti cautelativi duri ed inequivocabili nei confronti dei responsabili - viene aggiunto -, mentre auspichiamo che l'autorità giudiziaria sia rigida e severa e applichi pedissequamente la norma, affinché tali atti criminosi non abbiano più a ripetersi". 

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