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Cronaca

Crescono i contagi ma eliminato il divieto di accesso a San Leone: resta però proibito "assembrarsi"

Il provvedimento di revoca del sindaco prende atto delle restrizioni che varranno fino a Pasqua già decise da Regione e Stato: i divieti varranno anche per il centro città

Mentre crescono in modo repentino i casi di Covid-19 in città e in provincia, al punto che si teme la dichiarazione di "zona rossa" anche per il capoluogo, dal Comune di Agrigento decidono di eliminare una delle misure più discusse delle ultime settimane.

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Sentita la Prefettura di Agrigento, infatti, il sindaco Franco Micciché ha provveduto a revocare l'ordinanza di inizio marzo che imponeva l'interdizione al traffico veicolare, dalle 16 alle 20, nei giorni di sabato e domenica fino al prossimo 28 marzo, del centro di San Leone. Un provvedimento che venne adottato sulla scorta dell'incontrollato numero di persone che si ritrovavano soprattutto nell'area di piazzale Giglia proprio nei fine settimana e che provocò non poche polemiche anche per l'impatto sulle attività commerciali della zona (ma anche perché, molti si erano semplicemente trasferiti nel centro città, dove non vigevano uguali divieti) e che adesso è stato revocato alla luce delle limitazioni già imposte dalla Regione e dallo Stato, stante che l'Isola sarà zona arancione fino al 2 aprile e in zona rossa dal 3 al 5 aprile, nei giorni della Pasqua.

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Un liberi tutti? Assolutamente no, perché la nuova ordinanza precisa appunto che "le misure di governo locale fin qui adottate per il contrasto ed il contenimento del contagio dal virus Sars-Cov-2 devono comunque perseverare nell’ottica dello scoramento di possibili ed anche occasionali assembramenti".

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Per questo verrà comunque imposto un "divieto temporaneo di assembramento e di stazionamento" a San Leone per tutto il lungomare Falcone e Borsellino, compresi piazza Giglia e i giardinetti di piazza Pertini e via Nettuno, ma anche al viale della Vittoria e in via Atenea " quale misura precauzionale dell’attività di contrasto e contenimento della diffusione del virus e delle sue eventuali presenti varianti, a tutela della salute della popolazione".

Tra oggi e domani, comunque, arriveranno delle ordinanze del primo cittadino che potrebbero chiudere scuole e uffici, nel tentativo di arginare la diffusione del virus.

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