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La sentenza / San Giovanni Gemini

"Maltrattamenti in famiglia, minacce e lesioni e rapina in danno della moglie": condannato

L'imputato era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, misura poi sostituita dal divieto di dimora che è ancora vigente

Tre anni di reclusione. E' questa la sentenza di condanna pronunciata dai giudici del primo collegio, seconda sezione, presieduto dal giudice Wilma Mazara, del tribunale di Agrigento. 

L'uomo, di San Giovanni Gemini, era stato rinviato a giudizio per maltrattamenti in famiglia, minacce, lesioni e rapina in danno della moglie. Reati per i quali era stato anche sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, misura poi sostituita dal divieto di dimora che è ancora vigente. La moglie dell'imputato, oggi separata legalmente, è stata assistita dall'avvocato Monica Malogioglio. In aula è stato sentito il figlio della coppia che ha smentito un episodio di aggressione del padre nei confronti della madre per sottrarre un cellulare, circostanza che aveva fatto scattare l'ipotesi della rapina.

Il tribunale ha anche disposto un risarcimento in via provvisoria di euro 5000 euro. L'imputato è stato difeso dall'avvocato Alba Raguccia. 

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