Incassa reddito di cittadinanza mentre è agli arresti domiciliari: denunciato 32enne
Secondo gli accertamenti dei militari dell’Arma, il disoccupato ha illegalmente percepito la somma di 6.982 euro
Incassava il reddito di cittadinanza nonostante fosse sottoposto alla detenzione domiciliare. Ha 32 anni il disoccupato di San Giovanni Gemini che è stato denunciato, dai carabinieri della compagnia di Cammarata, per indebita percezione di erogazioni finanziarie in danno dello Stato. L’uomo avrebbe illecitamente incassato, secondo gli accertamenti dei militari dell’Arma che hanno naturalmente avvisato subito la Procura della Repubblica di Agrigento, la somma di 6.982 euro.
Continuano ad aumentare di fatto i casi di questo genere scoperti dai carabinieri. Appena all’inizio del mese vennero denunciati un cinquantenne di San Biagio Platani che era detenuto alla casa circondariale di Agrigento quando presentò la domanda per il reddito di cittadinanza (e dunque non avrebbe potuto farlo perché non aveva diritto a percepire l’emolumento) e un trentenne: responsabile di un patronato di Casteltermini. I reati contestati furono: falsità materiale e di truffa aggravata, in concorso, ai danni dello Stato. Poiché il cinquantunenne era impossibilitato a sottoscrivere la richiesta, le indagini – ricostruirono i carabinieri – consentirono d’accertare che la domanda per il reddito di cittadinanza era stata redatta e trasmessa all’ufficio Inps dal responsabile del patronato.