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Controlli / San Biagio Platani

Ha riscosso 2.500 euro di reddito di cittadinanza, ma era ai domiciliari: denunciato 47enne

L’uomo è stato ritenuto responsabile di indebita percezione di erogazioni economiche in danno dello Stato. Sebbene fosse stato sottoposto alla detenzione per un anno ha goduto del sussidio

Incassava regolarmente il reddito di cittadinanza, nonostante fosse sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare. A denunciare alla Procura il disoccupato quarantasettenne di San Biagio Platani sono stati i carabinieri della stazione cittadina. L’uomo è stato, appunto, ritenuto responsabile di indebita percezione di erogazioni economiche in danno dello Stato. Sebbene fosse stato sottoposto alla detenzione domiciliare per un anno, il quarantasettenne percepiva e godeva – in maniera illecita - del reddito di cittadinanza.

I militari dell’Arma della stazione, coordinati dal comando compagnia di Cammarata, hanno accertato che l’indagato ha incassato la somma complessiva di 2.500 euro. Soldi che dovranno essere restituiti, tant’è che sempre i carabinieri hanno già fatto la relativa segnalazione all’Inps.

Non si tratta del primo caso, né forse sarà l’ultimo, scoperto nell’Agrigentino. Appena qualche settimana addietro era stato denunciato un trentaduenne di San Giovanni Gemini: anch’esso incassava il reddito di cittadinanza nonostante fosse in stato di detenzione domiciliare. In quel precedente caso, l’uomo ha incassato 6.982 euro. Prima ancora, vennero denunciati un cinquantenne di San Biagio Platani che era detenuto alla casa circondariale di Agrigento quando presentò la domanda per il reddito di cittadinanza (e dunque non avrebbe potuto farlo perché non aveva diritto a percepire l’emolumento) e un trentenne: responsabile di un patronato di Casteltermini. I reati contestati furono: falsità materiale e di truffa aggravata, in concorso, ai danni dello Stato. Poiché il cinquantunenne era impossibilitato a sottoscrivere la richiesta, le indagini – ricostruirono i carabinieri – consentirono d’accertare che la domanda per il reddito di cittadinanza era stata redatta e trasmessa all’ufficio Inps dal responsabile del patronato.

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