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Cronaca Sambuca di Sicilia

"Violenza sessuale su due minori", l'imputato ricorre in appello

Il sessantaquattrenne è stato condannato a 7 anni di reclusione, il pubblico ministero Carlo Boranga aveva chiesto 12 anni

Vito Mangiaracina, 64 anni, meccanico di Sambuca di Sicilia, è stato condannato a 7 anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti di due minori. La difesa ha però impugnato la sentenza di primo grado: il processo d’appello si aprirà il 20 giugno davanti ai giudici della Corte di appello di Palermo.

In primo grado il pubblico ministero Carlo Boranga, della Procura di Sciacca, aveva chiesto la condanna a 12 anni per Mangiaracina e l’assoluzione per prostituzione minorile. I giudici hanno assolto l’imputato dall’accusa di prostituzione minorile e lo hanno condannato, a una pena inferiore rispetto a quella sollecitata dall’accusa, per violenza sessuale. I due minori sono stati sentiti al processo, celebrato a porte chiuse, davanti al tribunale di Sciacca in composizione collegiale, avrebbero largamente confermato quanto già riferito in precedenza.

Per il meccanico era stato disposto il giudizio immediato, dopo l’arresto, avvenuto ad ottobre del 2015, ad opera dei carabinieri della compagnia di Sciacca. Il suo arresto è scattato, dopo circa un mese di indagini, effettuate anche attraverso intercettazioni ambientali. I carabinieri lo hanno notato, durante un normale servizio perlustrativo, intrattenersi con un ragazzo di soli dodici anni all’interno di un esercizio pubblico e, successivamente, transitare a bordo della propria autovettura.

Per la difesa di Mangiaracina, rappresentata dagli avvocati Ignazio Fiore e Mauro Tirnetta, il meccanico è estraneo ai fatti che gli vengono addebitati e non c’è stata alcuna violenza nei confronti dei minori. La difesa ha puntato sulla non credibilità dei minori e fornito elementi per indurre i giudici a valutare diversamente quanto emerso dal processo. 

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