"Il Mandorlo in fiore coniuga innovazione e tradizione", i Tammurinara promuovono la nuova formula
"La versione innovativa proposta dal parco archeologico Valle dei Templi e dal suo direttore, Giuseppe Parello, - commenta il presidente Biagio Licata - sembra la più adatta a dare un nuovo impulso ad un evento particolarmente caro agli agrigentini"
Il Mandorlo in fiore, nella nuova versione, "riesce a coniugare tradizione e innovazione, taglio culturale e festa popolare, valorizzazione del territorio e apertura alle culture ed alle tradizioni altrui". Il presidente del gruppo bandistico “I Tammura di Girgenti”, Biagio Licata, promuove a pieni voti la kermesse invernale. "La formula innovativa proposta dal parco archeologico Valle dei Templi e dal suo direttore, Giuseppe Parello, - commenta Licata - sembra la più adatta a dare un nuovo impulso ad un evento particolarmente caro agli agrigentini, che manifestava però negli ultimi anni l’esigenza di ritrovare una maggiore capacità di coinvolgere la città e di attrarre visitatori".
Licata aggiunge: "In questo contesto l’associazione “ I Tammura di Girgenti” è particolarmente orgogliosa di rappresentare la festa di San Calogero, iscritta nel registro del Patrimonio Immateriale, che insieme alla natura e al raccolto celebra un Santo pellegrino e vicino al prossimo. Ancora una volta il gruppo porta avanti un’antica tradizione, perché già nelle prime edizioni della Sagra del Mandorlo in fiore, si vedeva la presenza dei “Tammurinara di san Calò”, all’epoca rappresentata dalla famiglia Sferlazza detti i cicirara".
I Tammura di Girgenti saranno presenti durante la manifestazione in occasione dell'accensione del tripode (7 marzo), della fiaccolata dell'Amicizia (8 marzo), di due spettacoli serali al teatro Pirandello (10 e 11 marzo) e della sfilata conclusiva al tempio della Concordia (12 marzo).
