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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Sagra, il bilancio secondo Firetto: «E ora cambiamo il nome alla festa»

Il sindaco ha fatto riferimento anche a una serie di dati relativi ad accessi e richieste di contatto sui maggiori siti che trattavano della kermesse. E proprio parlando di "confezionamento" del prodotto che dovrebbe promuovere il territorio agrigentino ipotizza di eliminare l'"appellativo" di "Sagra" per l'evento

E' stato un "buon esordio", è migliorabile certamente, ma l'interesse registrato è prova che il nuovo "habitus" della "Sagra del mandorlo in fiore" funziona in termini di marketing territoriale.

E' quanto sostiene, in sintesi, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, facendo riferimento anche a una serie di dati relativi ad accessi e richieste di contatto sui maggiori siti che trattavano della kermesse. E proprio parlando di "confezionamento" del prodotto che dovrebbe promuovere il territorio agrigentino lancia una "provocazione". L'interrogativo riguarda il mantenere o meno l'"appellativo" di "Sagra" che sarebbe "ingannevole": non darebbe la giusta misura della qualità e della proporzione dell'evento.

Anche se non è dato sapere se o come gli agrigentini potranno dire la loro in merito: di certo il "dibattito" sui social si aprirà a breve.

«L'intuizione degli eventi di avvicinamento nei fine settimana e poi i 9 giorni continuativi con festival ed eventi collaterali hanno dato risultati - ha detto -. Le presenze si sono notate in termini di allungamento della permanenza o nuove richieste di soggiorno. La manifestazione è costata circa 300mila euro generando oltre 800mila euro di indotto (dato calcolato forfettariamente, ndr), perchè anche chi non ha dormito qui, ha mangiato o preso un caffè ad Agrigento. Per la prima volta si ragiona sulle ricadute in termini economici: funziona il perimetro del centro storico, sulla falsa riga di altri eventi, e pensare un itinerario unico con la via Atenea crea promozione. Inoltre, quest'anno tanti soggetti hanno partecipato alla organizzazione, differenziando i compiti per ruoli e competenze. Siamo sulla strada giusta», ha detto ancora.

Da mercoledì, ha poi annunciato Firetto, inizierà una serie di incontri per parlare dell'edizione 2017 della quale, assicura, già dopo Ferragosto si avrà un programma.

«Anche sul nome ragioneremo: avvieremo una riflessione sull’ipotesi di mantenere o meno "Sagra”. Potrebbe anche chiamarsi "Il mandorlo in fiore". Vedremo. Dal prossimo anno le manifestazioni culturali, quelle collaterali, che non ci sono mai state, ci saranno nuovamente e faranno da traino. Questo è un evento, un "prodotto", che prepariamo per farne marketing territoriale, confezioniamolo al meglio perché dia l'idea corretta di sè», ha concluso il sindaco di Agrigento.

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