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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Realmonte

"Sabbia rossa" alla Scala dei Turchi, gli esperti: "Fenomeno naturale"

Lo strano caso ha preoccupato e destato curiosità. A gran voce è stato chiesto l'intervento dell'Arpa, in quello che è uno dei luoghi più suggestivi dell'Agrigentino

"Nel giro di qualche giorno – ha detto il sindaco di Realmonte, Calogero Zicari - avremo i risultati delle analisi. Da un primo esame visivo sembra che si tratti di un fenomeno naturale. Molti frequentatori della spiaggia testimoniano che, anche negli anni passati, dopo abbondanti piogge, si era verificata analoga situazione in quel luogo ed in altri posti nelle vicinanze". 

"Rimaniamo comunque in attesa dei risultati delle analisi - dichiara cautamente Zicari -. Mi preme però evidenziareche il fenomeno ha riguardato soltanto l'arenile posto alla distanza di circa un centinaio di metri dalla Scala dei Turchi e non la bianca scogliera che, quindi, brilla, come sempre, nel suo bianco splendore".

Scala dei Turchi, la sabbia diventa rossa

A confermare la tesi del primo cittadino, anche l'Arpa e la Capitaneria di porto, che, in una nota, ha spiegato: "Dall’esame condotto sui luoghi è emerso che traccia evidente delle sostanze pigmentanti, verosimilmente 'ossido di ferro', sono presenti anche a monte dell’arenile lungo dei rigagnoli che trasportano detto materiale verso il mare, circostanza che può far ritenere con molta probabilità che il fenomeno derivi da processi naturali (probabile presenza di minerali ferrosi a monte) e non di natura antropica".

"È presumibile - scrive in una nota la Capitaneria - che il processo di dilavamento del terreni soprastanti che termina in mare attraverso i rigagnoli sopracitati ha determinato la concentrazione di tale sostanza in corrispondenza degli stessi. Allo stato dei fatti, è possibile ritenere dal sopraluogo esperito che l’evento non sia scaturito da azione antropica proveniente dal mare ovverosia da navi che avrebbero scaricato in mare le sostanze ferrose, così come riportato precedentemente sugli organi di stampa".

"Peraltro, in passato, - prosegono dalla Capitaneria - lo stesso fenomeno è stato registrato dai tecnici dell’Arpa i quali hanno potuto osservare il verificarsi dello stesso in concomitanza di periodi di abbondante pioggia anche presso altri siti, come la foce del torrente Cottone a Villa Romana. Ad ogni modo, si rimane in attesa di conoscere gli esiti analitici completi dei campioni, per stabilire con certezza la consistenza chimica delle sostanze prelevate, così da poter escludere qualunque altra ipotesi di inquinamento causato dall’azione dell’uomo".

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