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Sabato, 20 Aprile 2024
Microcriminalità

Panificatore al lavoro nel laboratorio e qualcuno svuota la cassa: nuovo furto in centro

Dal registratore sono stati portati via, praticamente in un soffio, circa 50 euro: spiccioli per la maggior parte che erano stati lasciati per dare il resto, senza alcuna difficoltà, ai clienti

Avevano lasciato, forse come d’abitudine, la porta aperta. Mentre stavano lavorando all’interno del laboratorio, l’uscio del panificio era stato lasciato non socchiuso, ma quasi completamente aperto. E tanto è bastato a qualche delinquente per sentirsi autorizzato ad intrufolarsi e a mettere le mani in cassa. Dal registratore sono stati portati via, praticamente in un soffio, circa 50 euro: soldi, spiccioli per la maggior parte, che erano stati lasciati per dare il resto, senza alcuna difficoltà, ai clienti. Non appena naturalmente l’esercizio commerciale, una volta sfornato il pane, sarebbe stato completamente operativo.

Il ladro ha agito nel cuore della notte, senza lasciarsi tracce o indizi dietro le spalle. Fatta la scoperta, il titolare del panificio non ha potuto far altro che ingoiare l’amaro boccone e andare dalla polizia per formalizzare denuncia a carico di ignoti. Sono state naturalmente subito avviate le indagini e, in centro, ad Agrigento, negli ultimi giorni, si parla – e con insistenza – anche di questo furto in danno dell’ennesima attività artigianale-commerciale.

Sempre in centro, nelle scorse settimane, è stata derubata la kebabberia di via Pirandello, un bar di Porta di Ponte e il tabacchino dirimpettaio a palazzo dei Giganti.

Non c’è nessuna certezza, non può esservi anche perché gli investigatori, tengono le bocche rigorosamente cucite sulle indagini sviluppate sui precedenti episodi di microcriminalità, che la “mano” possa essere sempre la stessa. L’unica certezza è che, per il furto alla kebabberia – che ha fruttato 3 mila euro - c'è però già un presunto responsabile: si tratta di un connazionale del pakistano gestore dell'esercizio di somministrazione di prodotti con kebabb e bibite. Ad essere identificato, e denunciato alla Procura di Agrigento, dai poliziotti della sezione Volanti della Questura, è stato, infatti, un quarantenne. Gli agenti sono riusciti a dare un'identità al presunto responsabile del colpo poche ore dopo la razzia. Per gli altri furti, quello del bar e quello della tabaccheria, non è stato individuato – o almeno non è stato ancora deferito – nessun responsabile. 

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