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Martedì, 5 Dicembre 2023
Criminalità / Licata

Distruggono la porta a vetri del negozio e rubano una trentina di giubbotti di marca: è maxi colpo

I capi di abbigliamento portati via sono tutti della “Blauer”. La polizia ha già avviato le indagini per provare ad identificare i delinquenti che hanno colpito

Distruggono la porta a vetri del negozio, si intrufolano e arraffano una trentina, forse qualcuno di più, di giubbotti di una nota marca. E’ accaduto nella notte fra domenica e ieri in via Nazario Sauro a Licata. Un colpo grosso, anche se ieri non risultava essere stato ancora quantificato nell’esatto ammontare, ai danni di un’attività commerciale. Un furto che ricorda, per grandi linee, quanto avvenne a metà ottobre in viale Regina Margherita a Canicattì. Anche allora fu preso di mira un rinomato negozio di abbigliamento e vennero portati via – per un danno di complessivi 20 mila euro – tanti capi di importanti marche. A Canicattì venne però utilizzata una Fiat Panda per fare la spaccata della vetrata che si affaccia sul viale Regina Margherita.

A Licata, la porta d’ingresso in vetro è stata mandata – anche se non è chiaro come – in frantumi. Poco prima delle 4, in via Nazario Sauro sono intervenuti i poliziotti del commissariato cittadino. Agenti che non hanno potuto far altro che constatare il maxi furto e avviare, immediatamente dopo, una perlustrazione della zona. I poliziotti cercavano indizi, tracce dei delinquenti. Perché è certo che un colpo del genere non può essere stato messo a segno da un delinquente solitario.

Nelle prossime ore, il titolare del negozio d’abbigliamento quantificherà il danno subito che, senza ombra di dubbio, ammonterà a diverse migliaia di euro. I giubbotti portati via sarebbero infatti tutti della “Blauer”. Capi che hanno un importante prezzo di mercato. E’ stata, naturalmente, allertata la Procura della Repubblica di Agrigento e sono state avviate indagini. Come procedura investigativa esige, uno dei primi passi mossi verosimilmente è stato quello di verificare l’eventuale presenza di impianti di videosorveglianza, naturalmente in funzione, in via Nazario Sauro o nelle vie limitrofe. Il riserbo è più che fitto, le bocche degli investigatori sono non chiuse, ma sigillate.

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