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Criminalità / Ribera

Banda di ladri "visita" tre appartamenti: aprono la cassaforte e arraffano soldi e gioielli: danno da 80 mila euro

A quanto pare, qualche residente della zona, durante il pomeriggio, aveva sentito dei forti rumori, come se fossero in corso da qualche parte dei lavori edili. A quel chiasso, ritenendolo "frutto" di un cantiere, non è stato dato però nessun peso

Hanno rovistato in tre appartamenti, tutti nello stesso stabile appartenenti a diversi membri di un'unica famiglia, e hanno portato via tutto quello che di prezioso - e il bottino è stato grosso, anzi grossissimo - sono riusciti a trovare: orecchini, bracciali, collane, anche di perle. E' stato stimato in oltre 40, se non addirittura 50, mila euro il danno, relativo agli oggetti in oro e preziosi, provocato - dai delinquenti - che hanno fatto "visita" negli immobili di Seccagrande a Ribera. Ma sono stati portati via anche 30 mila euro circa in contanti. I balordi non è escluso che sapessero perché sono anche riusciti, forse dopo aver tentato di scardinarla, ad aprire la cassaforte che era sistemata in uno sgabuzzino, cassaforte coperta dalla porta di una scarpiera. 

cassaforte furto casa

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I proprietari degli appartamenti erano, nel frattempo, al lavoro. Non è escluso che i criminali avessero studiato, ed anche accuratamente, ogni loro movimento ed abitudine. La cassaforte, pare che sia stata aperta a colpi di mazza. A chiamare i proprietari degli appartamenti è stato un vicino di casa che, rientrando, ha notato la porta di ingresso aperta e la luce accesa. Inevitabilmente è dilagata la paura. Uno dei proprietari degli appartamenti è subito accorso e non ha potuto far altro che constatare che qualcuno aveva, appunto, scardinato la porta di ingresso. Mossi un paio di passi all'interno dell'abitazione, l'uomo si è ritrovato davanti agli occhi il disastro: tutto era stato messo a soqquadro. 

porta scassinata furto ribera 

Sono stati subito, naturalmente, chiamati i carabinieri della tenenza cittadina. Secondo quanto riferito dalle stesse vittime del maxi furto, è giunta sul posto - dopo un po' d'attesa - la prima pattuglia disponibile che è arrivata dalla stazione di Calamonaci. I carabinieri hanno effettuato il sopralluogo di rito e le ricerche in tutto il circondario. Non è saltata fuori nessuna traccia, né indizi dei criminali. Adesso, i militari dell'Arma della tenenza di Ribera si stanno occupando delle indagini. E il riserbo è più che categorico. Nessuna indiscrezione, neanche la più piccola, viene fatta trapelare. 

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A quanto pare, qualche residente della zona, nel pomeriggio, aveva sentito dei forti rumori, come se fossero in corso da qualche parte dei lavori edili. A quei rumori, ritenendoli "frutto" di un cantiere, non è stato dato però nessun peso, cioè nessuno si è allarmato. E' verosimile che il furto - una maxi razzia - sia stata messa a segno proprio in quel momento. 

Spetterà ai carabinieri, che dopo aver raccolto la denuncia a carico di ignoti dal sessantottenne, hanno già in corso le indagini, provare a dare un nome e cognome ai delinquenti. Purtroppo sullo stabile non risultano esserci impianti di videosorveglianza e questo, naturalmente, avrebbe potuto velocizzare, oltre che rivelarsi determinante, le indagini dei militari. 

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