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Cronaca

"Rubano la corrente per quattro anni", intera famiglia finisce a processo

I cinque imputati avrebbero installato un impianto abusivo collegato alla presa Enel

Un impianto abusivo che collegava direttamente con la rete elettrica, con tanto di materiale cementizio che ne occultava la realizzazione. Il "trucco" per non pagare la corrente sarebbe riuscito per quattro anni, fino al 13 marzo del 2018 quando un controllo della polizia, insieme ai tecnici di Servizio elettrico nazionale, consentì di scoprire l'abuso e scattò la denuncia.

Un'intera famiglia, composta da cinque persone, che sarebbero riusciti ad architettare lo stratagemma per non pagare la bolletta per tanti anni, finisce a processo per l'accusa di furto aggravato. Si tratta di Maria La Cara, 40 anni; Alex La Cara, 27 anni; Salvatore La Cara, 34 anni, Rosario Aliseo, 46 anni e Lina Pucillo, 33 anni. 

L'accusa, per la quale saranno processati dal giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Manfredi Coffari, è di furto aggravato. Al centro della presunta ruberia, che avrebbe fruttato poco meno di 6 mila euro, un impianto elettrico abusivo in un uno stabile fra Agrigento e Porto Empedocle.

I cinque imputati, che hanno nominato come difensori gli avvocati Gianfranco Pilato, Fabio Inglima, Teresa Balsano e Daniele Re, hanno scelto la strategia processuale del giudizio abbreviato. L'11 marzo sono in programma la requisitoria del pubblico ministero e le arringhe della difesa. L'eventuale pena, per la scelta del rito, sarà ridotta di un terzo.

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