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Microcriminalità / Canicattì

Si intrufola in uno studio di ingegneria e mette a segno un furto: non sa però che le telecamere hanno ripreso tutto

S'è innescato l'allarme collegato con il telefono cellulare del titolare dello studio professionale e il titolare, un quarantottenne, ha immediatamente allertato il numero unico d'emergenza

Si intrufola in uno studio di ingegneria e comincia a rovistare. Verosimilmente non sa però che s'è innescato l'allarme collegato con il telefono cellulare del titolare di quello studio professionale. Il quarantottenne, temendo che si trattasse di un falso allarme, sempre con lo smartphone, controlla le telecamere del circuito di videosorveglianza installate all'interno dei locali e si accorge che c'era, appunto, una persona che stava frugando fra le varie stanze. Subito il quarantottenne ha composto il numero unico d'emergenza: il 112 e s'è messo in moto per raggiungere lo studio. Quando il canicattinese è giunto in via Soldato Montanti ha trovato la porta d'ingresso socchiusa. Giunta sul posto anche la pattuglia delle Volanti del commissariato è stato fatto un mirato sopralluogo. Il ladro non c'era, però, già più. 

Il malvivente è riuscito a rubare una macchina fotografica digitale, un borsello colore nero e una foratrice per fogli. 

Sempre durante il sopralluogo, titolare dello studio di ingegneria e poliziotti hanno accertato che il delinquente era riuscito ad intrufolarsi dopo aver rotto il vetro della finestra del primo piano. 

I poliziotti, "forti" anche delle immagini del sistema di videosorveglianza interno allo studio professionale, hanno avviato le indagini per provare ad identificare il balordo. 

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