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Corte di appello

"Rubò 350mila euro dai libretti per comprare i gratta e vinci": nuova perizia psichiatrica per direttore Poste

Salvatore Cardinale, in primo grado, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione per peculato: la difesa insiste e torna a chiedere che la ludopatia, riconosciuta dai medici, sia equiparata al vizio di mente

Nuova perizia psichiatrica per l’ex direttore dell’ufficio centrale delle Poste, Salvatore Cardinale, condannato in primo grado per l'accusa di peculato per essersi appropriato - secondo quanto ha accertato il processo - di circa 350mila euro dei clienti, sottraendoli dai libretti, per acquistare dei Gratta e Vinci.

In primo grado il gup di Agrigento, Stefano Zammuto, lo ha condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione. Cardinale, che dovrà pagare un maxi risarcimento di 400mila euro a Poste Italiane che lo ha licenziato, avrebbe fatto sparire i soldi perchè ludopatico.

La circostanza è stata confermata pure da una perizia psichiatrica, disposta dal giudice su richiesta della difesa, che ha fatto emergere il suo vizio patologico per il gioco e l’acquisto dei Gratta e Vinci ma ha escluso che la ludopatia avesse fatto venire meno o ridotto la sua capacità di intendere e volere.

La questione sarà posta all'attenzione pure della Corte di appello: i difensori, gli avvocati Angelo Farruggia e Annalisa Russello, hanno sollecitato i giudici ad acquisire nuovi documenti che proverebbero la patologia e chiesto di svolgere una nuova perizia. Gli accertamenti saranno eseguiti dallo psichiatra Maurizio Marguglio al quale sarà affidato l'incarico all'udienza del 25 ottobre. 

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